«Il marchio Sangemini ha una rilevanza nazionale, una forte identità e non si può assolutamente più tollerare che, a causa di politiche e scelte errate, si continui a incidere negativamente sull’economia locale e sui lavoratori. È con questa chiara visione che si potranno spazzare via queste ombre che oggi ci destano forte preoccupazione»: a dirlo è il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella, che prende ufficialmente posizione in merito alla nebulosa situazione che sta attraversando l’azienda delle acque minerali.
ALLERTA SANGEMINI: «SITUAZIONE DELICATA»
Le due date importanti
«Seguo con molta attenzione e vigilo sull’evoluzione e sugli sviluppi dello stabilimento produttivo – scrive Clementella in una nota -, per l’importanza fondamentale che riveste per il territorio sia in termini di tessuto economico, sia per i risvolti occupazionali. Riflettori puntati quindi su questo tema, dopo il coordinamento dei delegati sindacali di martedì scorso. È una situazione non chiara e su cui ancora non si riesce ad avere chiarezza e, ritengo, molto delicata». Il sindaco ricorda di aver «invocato un incontro istituzionale con la proprietà, chiedendolo formalmente all’ad dott. Massimo Pessina, tramite pec, inviata nel mese di dicembre. La conferma che questo incontro istituzionale si terrà il 6 febbraio – spiega – è giunta solo in data di ieri (giovedì)». Sempre il 6 febbraio vi sarà anche l’incontro in azienda tra la proprietà, i lavoratori e le rappresentanze sindacali, mentre l’11 febbraio il confronto si sposterà in Regione con l’assessore allo sviluppo economico Fioroni e con l’assessore con delega alle acque minerali Morroni. Da questi incontri Clementella si aspetta «segnali chiari, chiarezza sul futuro e sui programmi di investimento, appena avviati». «Mi aspetto – conclude il sindaco – che venga fatta luce su quali saranno gli obiettivi di crescita ed il posizionamento del marchio Sangemini (aggiungo anche i marchi Fabia, Grazia, Amerino)».
