di F.L.
Andranno negli stabilimenti Jindal, a partire da quello di Brindisi, i macchinari del sito Treofan di Battipaglia: queste almeno le intenzioni della multinazionale indiana che controlla l’azienda chimica della Polymer, secondo quanto l’ad della stessa Treofan, Manfred Kaufmann, ha riferito a sindacati e rappresentanti del ministero dello sviluppo economico durante una ‘call’ che si è svolta giovedì.
Rischio concorrenza ‘interna’
Stando ai progetti di Jindal – in base alle prime notizie filtrate dopo l’incontro – gli impianti della fabbrica campana (ceduta a Jcoplastic, che l’ha riconvertita) verrebbero ricollocati in varie parti del mondo, mentre a Terni arriverebbero le ‘briciole’, cioè una semplice taglierina. A Brindisi potrebbe andare invece un macchinario – una laccatrice – che permetterebbe di produrre film per il confezionamento di tabacco. L’unico prodotto che al momento esce dallo stabilimento ternano.
A maggio nuovo progetto
Le organizzazioni sindacali e il Mise hanno rigettato quanto presentato da Kaufmann e dopo aver ribadito che i macchinari di Battipaglia vanno spostati a Terni (unico sito Treofan rimasto in Italia), hanno imposto di bloccare gli spostamenti. Le parti si sono riaggiornate ai primi di maggio per visionare un nuovo progetto che verrà presentato dal manager.