Quotidiana conferenza stampa – quella di venerdƬ 17 aprile – da parte della Protezione civile nazionale per analizzare lāandamento dellāepidemia da Covid-19 in Italia. Con il capo dipartimento Angelo Borrelli, il professor Franco Locatelli (presidente del Consiglio superiore di sanitĆ ). Ā«I casi attuali di coronavirus – ha detto Borrelli – sono 106.962 con un incremento di 355 unitĆ rispetto a ieri (giovedƬ erano 1.119, ndR). Dallāinizio dellāemergenza registriamo 172.434 casi di Covid-19 (numero che comprende positivi, guariti e deceduti, ndR) ed oggi lāaumento ĆØ stato di 3.493 (3.786 giovedƬ, ndR). I guariti sono 42.727, ovvero 2.563 in più rispetto a ieri (giovedƬ lāincremento era stato di 2.072 unitĆ , ndR) il numero più alto in assoluto dall’inizio dell’emergenza. Scendono ancora i ricoveri in intensiva: sono attualmente 2.812, 124 meno di ieri, cosƬ come negli altri reparti. Purtroppo registriamo 575 decessi (525 giovedƬ, ndR)Ā». Le conferenze stampa della Protezione civile si terranno d’ora in poi due volte a settimana, il lunedƬ e il giovedƬ alle ore 18, anzichĆ© ogni giorno. Gli aggiornamenti attraverso il sito ufficiale della Prociv saranno invece quotidiani.
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
L’analisi
Franco Locatelli ha spiegato che Ā«solo due settimane fa, il 3 aprile, c’erano ricoverati nelle terapie intensive 4.063 pazienti. Oggi siamo a 2.812: questo dĆ l’idea di quanto possa essersi alleggerita la pressione, consentendo a chi si occupa di intensivitĆ di poter operare meglio su tutti i pazienti, non solo Covid-19. Altro dato importante ĆØ il numero di tamponi e di positivi. Se calcoliamo la percentuale di casi sul numero dei test siamo esattamente al 5,35% e anche questo ĆØ un ulteriore indicatore dell’efficacia delle misure intraprese fra lockdown e distanziamento socialeĀ».
I test sierologici
Sui test per valutare la presenza di anticorpi, Locatelli ha detto che Ā«ci permetteranno di condurre lo studio di sieroprevalenza, la percentuale dei residenti in Italia entrati in contatto, contagiate dal coronavirus. Per avere informazioni precise e affidabili il comitato tecnico scientifico ha fornito al commissario Arcuri le indicazioni su come articolare la scelta, con test su larga scala in Italia ed ogni regione in grado di condurre l’esame seriologico attraverso i suoi laboratori e con risposte rapide. A breve verrĆ resa pubblica una call per tutte le aziende che ritengono di avere test con le caratteristiche che chiediamo. ResterĆ aperta per cinque giorni e alla fine si procederĆ all’identificazione del test che verrĆ selezionato per la conduzione di questo studio di sieroprevalenza su un campione di 150 mila residenti in Italia, selezionati insieme ad Istat su sei fasce di etĆ , rappresentativi di diverse regioni e con diversi profili lavorativi. Lo studio verrĆ condotto insieme alle regioni e voglio ringraziare tutte le regioni e le province autonome che hanno dato piena adesioneĀ».
Il plauso ad Aifa: «Approvati 19 progetti di ricerca, 10 già partiti»
Ā«Il ruolo di Aifa – ha detto il presidente del Css – non ĆØ mai evidenziato abbastanza. Ha valutato ben 93 nuovi progetti di ricerca, ne ha approvati 19 e 10 sono giĆ stati avviati. Un risultato straordinario che ĆØ stato raggiunto in un mese solare e che rappresenta anche una sorta di punto di svolta per l’efficienza del sistema di conduzione di studi clinici nel nostro paeseĀ».
Centro-sud ‘risparmiato’
Ā«Nel centro e nel sud del paese ĆØ evidente che il contagio sia stato limitato. Oggi ben 13 fra regioni e province autonome hanno un numero di decessi inferiore alle due cifre. Due regioni non hanno avuto casi fatali. Quando scenderanno i morti? Fra contagi e decessi c’ĆØ una distanza temporale di cui va tenuto conto. Bisogna attendere ancoraĀ».
I contagi a casa
La soluzione delle quarantene fuori dal proprio domicilio per non infettare propri i familiari. A casa, in Italia, ci sono 78 mila positivi e molti contagi avvengono proprio fra le ‘quattro mura’: Ā«Abbiamo 7 mila posti nelle strutture giĆ censite – ha detto Borrelli – e ce ne sono diverse individuate con regioni ed enti locali per accogliere persone che necessitano di spazi per essere isolate. Stiamo facendo anche un censimento di quelle che sono le strutture disponibili, domani si concluderĆ . Associare agli ospedali-Covid alcune strutture gemelle, credo sia uno dei modelli da applicareĀ». Per Locatelli Ā«in questo momento non c’ĆØ l’evidenza di quanto derivi dal contagio domiciliare piuttosto che per altre vie. Ć tuttavia indubitabile comunque che il contagio domiciliare influisca in maniera significativaĀ».