Risorse per circa 98 milioni di euro – attraverso il Fondo di sviluppo e coesione – da destinare ad azioni per lavoro, istruzione, cultura, turismo e sociale. Sono quelli per l’Umbria in seguito all’approvazione da parte del Cipe del riparto in favore delle Regioni che hanno sottoscritto l’accordo con il governo.

Cosa è previsto
L’assessore regionale Paola Agabiti sottolinea che «il nuovo piano prevede un’assegnazione aggiuntiva pari alle risorse che, nell’ambito del Por Umbria Fesr e Por Umbria Fse, sono state riprogrammate per far fronte all’emergenza covid-19 secondo i criteri stabiliti in sede di Commissione europea. Grazie a questa intesa potremo mettere in campo ulteriori interventi a sostegno del territorio, delle imprese e dei lavoratori, con risorse – aggiunge – che potranno essere utilizzate fino al 2025. Nell’ambito delle azioni previste dalla programmazione del Fesr, abbiamo destinato oltre 25 milioni di euro per l’innovazione e lo sviluppo, 12 milioni per turismo e cultura, e circa 5 milioni per la riduzione dei consumi energetici e per l’ambiente. Sulla base della programmazione Fse, 20 milioni sono destinati all’occupazione, 15 milioni per le politiche sociali e socio-educative, oltre 12 milioni di euro per il sostegno allo studio universitario, all’istruzione e alla formazione».
Il dialogo
La Agabiti mette in evidenza che l’accordo «è frutto di un lavoro importante che nelle ultime settimane ha visto una totale collaborazione tra gli uffici regionali e il ministero per il sud e la coesione territoriale, a conferma del fatto che attraverso il confronto e il dialogo si possono raggiungere risultati importanti a favore dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali. Per questo ringrazio il ministro Provenzano, la presidente della Regione Tesei – martedì ha partecipato ai lavori del Cipe in rappresentanza della Conferenza delle Regioni – e tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione dell’intesa».