dei gruppi consiliari Senso Civico, M5S e Pd di Terni
Vigliaccheria politica. Sindaco e giunta politicamente indegni. Vogliono svendere l’acqua dei ternani col favore delle tenebre. Non appena le sedute sono tornate in modalità telematica a causa di un episodio di Covid che ha riguardato un consigliere comunale e che è stato ampiamente contenuto grazie alle misure di sicurezza adottate dagli uffici, il sindaco e la giunta ne hanno approfittato per chiedere di calendarizzare improvvisamente la vendita delle quote dell’acqua, già bocciata nel mese di dicembre grazie ad una grande partecipazione di cittadine e cittadini di ogni schieramento che in consiglio comunale hanno fatto sentire la voce della città e convinto la maggioranza a non piegarsi ai diktat di una amministrazione spregiudicata e avventuriera del potere.
IL BILANCIO 2019 DI ASM: SI PARLA ANCHE DELLA CESSIONE QUOTE ACQUA
Questa mattina, poco dopo la cerimonia in onore di Norma Cossetto che ha visto la partecipazione del sindaco, mentre per il ternano Sergio Secci o per i partigiani che hanno liberato Terni il sindaco non ha avuto tempo, è arrivata la notifica che giovedì si sarebbe deciso in terza commissione come svendere le quote di acqua dei ternani, impedendo così ai cittadini di partecipare alla seduta e sperando di farla franca col favore delle tenebre. Il sindaco di Terni, incapace a proferire parola su ogni questione su cui viene incalzato, salvo fare post per schierarsi dalla parte di Salvini nel processo che riguarda quest’ultimo, è insieme alla sua giunta sempre più politicamente indegno di rappresentare i ternani dai quali fugge e di cui svende i beni.
DICEMBRE 2019: SII, QUOTE ASM AD ACEA, ‘FUGA’ DAL CONSIGLIO
Reagiremo con forza a questo atto di vigliaccheria politica senza precedenti, che è un affronto a tutti i ternani, che già pagano bollette salatissime per la loro acqua. Un atto che va contro la volontà popolare del referendum, che costituisce una vera e propria marchetta politica, che non avvantaggia nessuno dei contribuenti e che toglie al socio pubblico qualsiasi potere di controllo su un servizio essenziale che tanti fanno già fatica a pagare e che domani non vorremmo vedere senza più acqua.
Chiediamo il passaparola e la mobilitazione della città in tutte le forme consentite contro un sindaco e una giunta che, ormai al capolinea della loro esperienza politica, stanno tentando di vendere di nuovo al banco dei loro pegni diritti e servizi che appartengono alle cittadine e ai cittadini di Terni.