«I reparti chiudono ed i concorsi disponibili sono lontani». A lanciare un nuovo allarme in merito alla situazione – emergenziale – del personale sanitario in Umbria è il dottor Claudio Fiorelli, medico anestesista e rianimatore dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni.
OSPEDALI ‘INTEGRATI’: «OCCHIO ALLE DISPARITÀ»
«Perso solo tempo»
L’esponente M5S in consiglio comunale a Terni spiega che «ormai sono anni che diciamo che manca il personale sanitario ma poco o nulla è stato fatto da parte delle istituzioni e dalla dirigenza degli ospedali. Si è perso solo tempo e, intanto, chiudiamo i reparti perché non possiamo gestirli con le poche persone che abbiamo. In altre regioni qualcosa è stato fatto e questo ha aggravato ulteriormente la nostra condizione facendoci perdere preziosi professionisti che avevamo formato. Gli anestesisti-rianimatori li trovi se li cerchi. Io, personalmente, conosco colleghi che sarebbero venuti a lavorare a Terni se solo ci fosse stato un concorso disponibile (e non considero tutti quelli che abbiamo lasciato andar via)».
Il rischio
«Ci vantiamo, oggi, di aver avviato – sottolinea Fiorelli – le procedure per concorsi per un’anestesista quando ne servirebbero almeno 10. ‘Ma poi lasciamo la graduatoria aperta’ è la risposta. Non mi sembra una replica molto intelligente. Se si vuole attrarre persone e soprattutto quelle che potrebbero essere indecise, bisogna lanciare un segnale forte. Se io dovessi rispondere ad un bando di concorso in un’altra regione non parteciperei se c’è scritto: 1 posto. Nel frattempo, però, a questa debolezza delle istituzioni, corrisponde la certezza di colleghi che stanno andando in pensione. Una situazione già molto precaria che rischia di peggiorare ancora».