Ingegneria in difficoltà a Terni: «Il sindaco Latini dov’è?»

Il capogruppo del Partito democratico Francesco Filipponi: «Chiediamo all’amministrazione di aprire realmente la nuova fase di dialogo con l’Ateneo perugino»

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di Francesco Filipponi
capogruppo Pd Comune di Terni

Credo che dobbiamo accogliere con fiducia le notizie che sono arrivate dal magnifico rettore dell’Università di Perugia, che conferma la volontà dell’Ateneo di dare impulso allo sviluppo del Polo universitario ternano. Ma dopo cinque mesi dalla sua prima importante uscita, ancora non emergono elementi di concretezza necessari e puntuali. Per questa ragione, avendo come gruppo consiliare del Pd proposto da tempo un atto in consiglio, condiviso da tutti i gruppi consiliari, ci saremmo attesi dal sindaco Latini una interlocuzione con l’Università, con riscontri puntuali, così come avevamo chiesto. Finora da parte sua non è pervenuto alcun riscontro. Il tempo passa ed è necessario cominciare a stringere sugli obiettivi individuati come fondamentali per lo sviluppo del polo universitario ternano.

Tutto questo è particolarmente importante anche per ragioni specifiche: la facoltà di ingegneria a Terni mostra difficoltà molto preoccupanti a livello di iscritti, si tratta di una facoltà fondamentale, con professionalità di primo piano e una attività di ricerca che può essere volano di sviluppo per Terni e per l’Umbria, per il nuovo sviluppo industriale e non solo del nostro territorio; restano altrettanto fondamentali la facoltà di medicina ed i suoi importanti progetti di ricerca, così come quella di Economia. Terni è in grande difficoltà, senza una presenza universitaria qualificata e protagonista dello sviluppo rischia di precipitare in un futuro sempre più incerto e problematico. Per questo nei prossimi giorni presenterò in consiglio comunale anche una interrogazione: è necessario che la città conosca nel dettaglio cosa è stato fatto e cosa no dal sindaco su una materia così importante. E’ stato costruito un rapporto organico con l’Università? Quale è il programma di lavoro? Gli obiettivi fissati? In sostanza: la nuova fase è partita o no? Se il Polo universitario ternano continua a vivacchiare non solo la sua utilità per la città è irrilevante, ma è a rischio la sua stessa esistenza.

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