Università a Terni, qualche luce ma l’ombra è Ingegneria

Il delegato del rettore Stefano Brancorsini illustra i numeri delle nuove immatricolazioni ed evidenzia «la situazione è difficile a Pentima. Ci stiamo lavorando moltissimo»

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di Fra.Tor.

«Il polo didattico di Terni e Narni dell’Università degli studi di Perugia continua a svolgere la propria attività didattica in presenza e in sicurezza in base alle normative anti-Covid, tarando le varie criticità dello svolgimento delle attività sia in presenza che a distanza». Una chiacchierata con il delegato del rettore per la sede di Terni, Stefano Brancorsini, è stata l’occasione per evidenziare un po’ di numeri sulle nuove immatricolazioni e capire quanto la facoltà di ingegneria a Terni sia purtroppo diventata un grosso nodo.

Covid e numeri

«Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria – afferma Brancorsini – quello che ci rende tranquilli è che se la situazione dovesse peggiorare, saremmo pienamente operativi online nel giro di 10 minuti, viceversa se dovesse migliorare lo saremmo anche in presenza. Per quanto riguarda le immatricolazioni non notiamo grandi differenze rispetto allo scorso anno, va considerato però che le iscrizioni sono ancora aperte. Per quanto riguarda Scienza dell’investigazione a Narni, al momento sono immatricolati circa 300 studenti, una cinquantina in più dello scorso anno; situazione abbastanza omogenea per Economia in cui i numeri equivalgono a quelli dello scorso anno con circa 100 immatricolazioni. Medicina e infermieristica hanno sempre raggiunto la massima capienza essendo corsi a numero chiuso. Il nodo grande, purtroppo, riguarda Ingegneria».

Ingegneria

Brancorsini per quanto riguarda ingegneria è un po’ preoccupato. «Ad ingegneria industriale al momento gli immatricolati sono 26 a differenza dei 51 dello scorso anno, ma questo è un problema che notiamo già da un po’. Ad ingegneria purtroppo il problema è reale, la situazione è difficile e noi stiamo lavorando moltissimo per renderla nuovamente attraente agli studenti proponendo nuove e diverse iniziative. Non ci sappiamo spiegare, sinceramente, il motivo di questa crisi, anche perché i protagonisti del territorio richiedono queste figure e ce lo definiscono come un settore attrattivo. Nonostante tutto noi – spiega il delegato del rettore – continuiamo a lavorare perché abbiamo un progetto a lungo raggio e prescindere dai numeri perseguiamo il nostro obiettivo che ci siamo fissati al 2025. Intanto vorrei ricordare il finanziamento dell’Ateneo perugino di 180 mila euro, soldi non previsti per la manutenzione ordinaria, ma investimenti per nuove aule da mettere a disposizione per ingegneria a Terni, il tutto in un’ottica futura per la riqualificazione di Pentima».

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