UniPg: «Terni pilastro fondamentale»

Il rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero: «Voglio creare una realtà originale e non riproducibile altrove»

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di Fra.Tor.

«Questa università non ragiona più come un’università divisa in più porzioni distribuite sul territorio, ma sta ragionando, anche rispetto alla sanità, come un unico corpo che vuole lavorare in sinergia con la regione», con queste parole ha esordito il rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero in un incontro che si è svolto giovedì mattina nella sede del corso di laurea in medicina e chirurgia a Terni, insieme a Stefano Brancorsini, direttore del Polo scientifico didattico di Terni e delegato del rettore.

L’INTERVISTA AL RETTORE – IL VIDEO

Lo studio del territorio

«Terni – per il rettore Oliviero – costituisce uno dei pilastri fondamentali del territorio e con una serie di azioni che stiamo già attivando, grazie ai collaboratori del nostro Ateneo, io credo che questo verrà declinato con iniziative molto concrete. In questa fase stiamo monitorando l’offerta formativa; dobbiamo creare dei percorsi su Terni che siano di standard qualitativi molto alti, che non siano duplicazioni di porzioni di territorio e che caratterizzino fortemente le caratteristiche di questa realtà con quello che noi proponiamo per il futuro dei nostri giovani. A Terni vorrei che il giova iscritto studi quello che vive. Questo territorio può offrire tantissimo, a noi spetta l’obbligo morale di intercettare queste esigenze e di creare su Terni una realtà assolutamente originale e non riproducibile altrove».

Gli obiettivi e la partecipazione

«In termini di immatricolazioni negli ultimi 4-5 anni non siamo soddisfatti per quanto riguarda il territorio ternano. La domanda che ci dobbiamo porre sono però altre: perché uno studente dovrebbe iscriversi qua? Cosa gli offriamo? Finché non siamo in grado di dare risposte non possiamo lamentarci per lo scarso numero di iscritti. Il territorio nel corso degli anni «ha provato a dare dei segnali all’università, ora l’università inizia a fare degli investimenti, lavorando con l’amministrazione comunale per ragionare in sinergia con il Comune e con tutti gli ‘attori protagonisti’ del territorio». Il delegato del rettore Stefano Brancorsini è intervenuto spiegando che «all’incontro con le istituzioni sul ‘piatto’ noi metteremo due nuovi master e forse un nuovo corso di laurea. Stiamo riorganizzando ingegneria ed economia si sta un po’ riprendendo. Alla base di tutto quello che si costruirà dovrà comunque esserci l’internazionalizzazione e la formazione di giovani immediatamente spendibili nel mondo del lavoro perché questo territorio ha già molto da offrire».

«Terni diventi un dipartimento»

«Quello che chiediamo – ha poi aggiunto il rettore – è che ci venga data un’idea chiara di dove si vuole arrivare perché l’investimento che stiamo facendo deve avere un senso. Noi siamo disponibili a collaborare e due settimane fa abbiamo consegnato e depositato una nostra proposta di convenzione, siamo in attesa di riattivare il tavolo, capire le osservazioni che ci verranno fatte, tutto in uno spirito di grande collaborazione. Io voglio investire sui giovani. Voglio puntare a fare di Terni un dipartimento multidisciplinare, ma occorre mettere in piedi dei corsi che siano credibili e occorre incardinare qui i docenti. Dare autonomia ad un dipartimento multidisciplinare significa fare il salto di qualità. Terni ha un’altissima potenzialità per la tecnologia e la ricerca, ma spesso non sono conosciute. Per questo abbiamo ottenuto che Terni sia una tra le 18 città che il prossimo 27 novembre parteciperanno alla ‘Notte europea dei ricercatori’ entrando così nel network delle università dove si fa anche ricerca e avendo la possibilità di pubblicizzare le proprie tecnologie».

«La via auspicata»

Plausi arrivano dal deputato di FI Raffaele Nevi: «Desidero rivolgere un plauso all’impostazione del magnifico rettore, dell’università degli studi di Perugia, rispetto allo sviluppo dell’ateneo a Terni. Costruire come ha detto il rettore un dipartimento autonomo nel capoluogo ternano è la via da noi auspicata e sono sicuro che la città risponderà con rinnovato entusiasmo alla richiesta di collaborazione del rettore. Molto importante il rinnovo del progetto con il professor Crisanti che potrebbe intrecciarsi anche con lo sviluppo della ricerca sulle cellule staminali portate avanti dal dottor Conti, di cui ho avuto già modo di elogiare i risultati conseguiti. Ora è assolutamente necessario mettere in rete l’ospedale di Terni – conclude – con il resto della rete ospedaliera regionale per evitare doppioni e costruire un rapporto virtuoso tra Regione e Università, attraverso lo strumento della convenzione che la precedente Giunta regionale non è riuscita a portare alla firma».

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