Una ‘zona bianca’ – prevede restrizioni-base come il mantenimento della distanza interpersonale e le mascherine da indossare – per chi ha un Rt basso ed un tasso di incidenza ridotto. Un’ulteriore stretta sulla movida con divieto di asporto – cibo e bevande – per i bar a partire dalle ore 18. Divieto di spostamenti tra regioni in fascia gialla. Sono tra le misure discusse domenica durante il vertice di governo a palazzo Chigi per il nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio e che avrà durata quantomeno di un mese: tutte ipotesi che dovranno trovare il via libera nei prossimi giorni, in particolar modo dopo il confronto fissato per lunedì con le Regioni. Possibile la riapertura dei musei in zona gialla. Il coprifuoco resta dalle ore 22 alle 5 mentre lo stato di emergenza potrebbe essere prolungato fino al termine di aprile.
Le altre ipotesi
Si va inoltre verso la conferma del limite di due persone – non conviventi – da poter ospitare, anche in zona gialla. Per quel che concerne la zona bianca, per ritrovare un po’ di normalità potrebbero servire un Rt inferiore ad 1 e un livello molto basso di rischio (nessuna regione al momento è in questa situazione): in questo caso cinema, teatri, sale da concerto, piscine e palestre potranno riaprire con spostamenti liberi. Passando ai weekend, l’idea è di mantenere la chiusura dei centri commerciali nei festivi e nei prefestivi, mentre per la fascia arancione è ancora prevista la deroga per i cittadini che vivono nei comuni sotto i 5 mila abitanti: potranno continuare a muoversi fino a 30 chilometri di distanza senza poter raggiungere il capoluogo di provincia. Lo riporta Il Corriere della Sera.
L’UMBRIA DA LUNEDÃŒ 11 GENNAIO IN ZONA GIALLA
Sport e cultura. La diversità di vedute
Salvo sorprese, non ci sarà la riapertura di palestre e piscine a gennaio. Valutazioni in corso per la possibile riapertura dei musei – nelle zone gialle – con ingressi contingentati. C’è una certezza: all’interno del Governo non c’è una visione unitaria sulla stretta anti movida che prevede lo stop all’asporto a partire dalle 18 con l’obiettivo di non creare assembramenti in strada. «Assurdo – l’immediata critica del capogruppo della Lega in Regione, Stefano Pastorelli – il divieto per i bar. Misura che troviamo assolutamente inaccettabile. La Regione Umbria alzi la voce contro un provvedimento assurdo e penalizzante nei confronti di chi ha già fatto innumerevoli sacrifici economici in questa fase di contenimento della pandemia». Saltata invece l’ipotesi di ingresso automatico in area rossa in caso di 250 o più casi ogni 100 mila abitanti.