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Home » Ospedale di Assisi, Comune preoccupato

Ospedale di Assisi, Comune preoccupato

di Francesca Torricelli
31 Agosto 2015
in Ambiente e salute, Attualità, Dal territorio
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
Giuseppe Legato

Giuseppe Legato

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Si è svolto giovedì 27 agosto un incontro tra la direzione generale della Usl Umbria 1 e il sindaco e alcuni assessori del Comune di Assisi per discutere del piano complessivo di riqualificazione dell’ospedale.

Preoccupazioni per il depotenziamento Il sindaco, Antonio Lunghi, facendosi portavoce dell’amministrazione e della cittadinanza, ha espresso preoccupazioni «per il depotenziamento della chirurgia e del pronto soccorso», lamentando inoltre «carenze di personale e di investimenti». Ha chiesto che vengano «potenziati i servizi alla persona, con riferimento ai servizi di diagnostica e in particolare alla Risonanza magnetica», e che la Medicina «sia sempre più collegata a progetti importanti come quello del Centro per lo scompenso cardiaco».

Una direttiva regionale Il direttore generale della Usl 1, Giuseppe Legato, ha ribadito che «non c’è mai stata alcuna intenzione di ‘bypassare’ i rapporti con l’amministrazione di Assisi, in merito alla riorganizzazione». La direzione ha attuato semplicemente «la direttiva regionale 970/2012 che emanava disposizioni per le aziende sanitarie in merito all’assistenza ospedaliera. L’Azienda, invece di una mera disposizione di servizio, ha scelto volutamente la strada dell’atto deliberativo formale, diffuso anche a mezzo della stampa, per garantire la massima trasparenza».

Il progetto «In occasione della chiusura del punto nascita, nel luglio 2014 – ha sottolineato Legato -, è stata convocata la conferenza dei sindaci dell’assisano per discutere sulla chiusura dei punti nascita e per una valutazione del progetto di riconversione. In tale sede sono state esplicitate le azioni da intraprendere, il relativo cronoprogramma, il piano degli investimenti e le attività già in essere, tra cui la Week Surgery. Tutti i sindaci avevano accettato ed apprezzato la riqualificazione programmata per l’ospedale, fermo restando la contrarietà sulla chiusura del punto nascita. Con la delibera di agosto 2015, la Usl Umbria 1, ha solamente formalizzato ciò che già si stava facendo all’ospedale di Assisi». Inoltre, «dopo la chiusura del punto nascita, soltanto alcune ostetriche sono state trasferite, e infatti attualmente all’ospedale di Assisi lavorano 239 persone, di cui 51 sono medici, per 50 posti letto, esclusi i posti della Rsa e i posti tecnici di dialisi e di Osservazione breve».

Problemi tecnici Rispondendo all’assessore Moreno Fortini, che lamentava ritardi in merito all’attuazione del progetto, il direttore generale ha ammesso «che ci sono stati problemi tecnici con le ditte e con le autorizzazioni, e i lavori sono finiti solo da pochi giorni, ma il processo di riqualificazione è andato avanti, anche dal punto di vista tecnologico, con l’attivazione a inizio anno del nuovo mammografo e con l’arrivo – proprio il 27 agosto – di quattro nuovi ecografi».

Pronto soccorso Legato ha poi chiarito che, «lontano da ogni volontà di depotenziamento, al Pronto soccorso di Assisi, è stato invece implementato, in termini di dotazioni tecnologiche e strumentali il parco macchine, ed è stata potenziata anche l’Osservazione breve con l’attivazione di 4 posti letto, è stato attivato il triage e, ora che i lavori sono stati completati, si aggiungeranno anche 6 posti letto per la Medicina d’urgenza. Inoltre, nel mese di ottobre, sarà attivo il progetto dello Scompenso cardiaco in collaborazione con l’Azienda ospedaliera».

Foligno o Pantalla? Sulla preferenza che gli assisani riserverebbero all’ospedale di Foligno, più vicino rispetto a Pantalla, è intervenuta la dottoressa Gigliola Rosignoli, chiarendo che, «mentre l’emergenza viene gestita direttamente dal 118, che stabilisce in autonomia quale sia l’ospedale più idoneo alla persona e al suo quadro clinico, nel caso del paziente che arriva al Pronto soccorso e deve essere operato d’urgenza, la prassi prevede che i medici del servizio inizino a cercare posti liberi in tutti gli ospedali». E’ proprio per ovviare «a questa perdita di tempo che si è stabilito di tenere all’ospedale di Pantalla 2 o 3 posti letto dedicati solo a questo tipo di casi urgenti».

Presidio in sicurezza In ogni caso, la direzione della Usl Umbria 1 ha precisato che «i dati di attività del presidio ospedaliero di Assisi evidenziano nell’anno un numero irrisorio di casi che necessitano di interventi in urgenza. Una casistica ‘povera’ confermata anche dai dati registrati negli ultimi anni della Week surgery, che ora, invece, sarà incrementata in quanto si sta potenziando tutta l’attività di chirurgia specialistica». Con l’attuazione del progetto, «si sta mettendo in sicurezza il presidio e gli si dà, quindi, una missione certa, per renderlo confacente a quelli che sono i bisogni della popolazione di Assisi e dei turisti che in essa affluiscono». Il nuovo modello organizzativo della chirurgia, ha infine rassicurato il direttore generale, «non andrà in nessun modo ad intaccare la collaborazione tra il sistema sanitario regionale e l’Istituto serafico di Assisi». La riunione si è conclusa con l’accordo congiunto di monitorare e valutare eventuali criticità su cui intervenire in corso d’opera, considerato che il progetto partirà a settembre e andrà a regime il primo gennaio 2016.

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