Un incendio si è sviluppato nella notte fra venerdì e sabato in un locale adibito a club privato, nel centro di Gubbio.
L’incendio
Erano circa le 2.30 di notte quando del fumo nero è stato visto fuoriuscire dalle finestre e dalla porta dei locali. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Gubbio che hanno lavorato fino alle 4 del mattino per mettere in sicurezza l’ambiente. Erano andati a fuochi gli arredi in un momento in cui per fortuna non c’era nessuno. Ma evidentemente si è trattato di una imprudenza o di un corto circuito.
Residenti in allarme
Il fenomeno dei locali privati dati in affitto a gruppi di ragazzi, spesso minorenni (ma con un referente maggiorenne) che li usano per stare insieme, soprattutto in inverno, non piace ai residenti che chiedono al sindaco di dare seguito alla promessa di maggiori controlli. A destare preoccupazione l’uso degli impianti elettrici, dei sistemi di riscaldamento. «Anche stavolta è andata bene: è andata bene che qualcuno si sia accorto, che abbia chiamato i vigili del fuoco e che abbia avvisato i residenti che si sono riversati in strada sino alle 4 di notte», si legge sulla pagina ‘Vivere nel centro storico di Gubbio’.
L’appello al sindaco
«A luglio il sindaco aveva garantito al comitato dei residenti che avrebbe attivato una strategia in accordo con le forze dell’ordine per monitorare il fenomeno dei club. Ad oggi cosa è stato fatto? L’assessore Damiani – si legge nello stesso post – era casualmente presente durante l’accaduto, speriamo si sia fatto portavoce della delicatezza della situazione che non può continuare a non essere gestita da nessuno».
Problemi anche dagli schiamazzi
Ma oltre che dei club i residenti si lamentano anche degli schiamazzi notturni: «Nei fine settimana siamo ancora in balia di musica e schiamazzi, vomitate e urinatoi, urla, canti, Cori e bestemmie sino a notte fonda con centinaia di persone tornate ad animare locali e strade sino alle 4 del mattino. Come comitato chiediamo quali siano le intenzioni dell’amministrazione comunale riguardo i futuri incontri proposti per elaborare il decalogo delle best practices».