Lo scorso novembre aveva perso il proprio smartphone e per questo l’uomo, un operaio originario di Acquasparta, aveva chiamato il suo numero per capire se qualcuno lo avesse ritrovato. Dall’altro capo aveva risposto un uomo che si era detto disposto a restituirlo, ma in cambio di 100 euro. Così l’operaio si è rivolto ai carabinieri del comando stazione di Acquasparta.
L’indagine
Le indagini dell’Arma hanno portato all’acquisizione dei tabulati telefonici, consentendo di accertare che il telefono continuava ad essere utilizzato con una scheda intestata ad un prestanome. L’attenzione dei militari si è così focalizzata su due utenze i cui titolari hanno confermato che il telefono e la scheda venivano utilizzati da una persona, un cittadino nigeriano domiciliato a Terni e residente in Italia dal 2016 come richiedente asilo.
La denuncia
Sulla base degli elementi raccolti, è scattata la perquisizione domiciliare disposta dalla procura di Terni. Lo smartphone è stato ritrovato in perfette condizioni e lo straniero è stato denunciato a piede libero per estorsione.
