«Azzeramento dei vertici Atc 3 e un deciso cambio di passo». A chiederlo attraverso un’interrogazione è la Lega con un’interrogazione a firma del consigliere Manuela Puletti, sottoscritta anche da Valerio Mancini e Marco Castellari.
Le vicende giudiziarie
«Con questo atto – evidenzia la Puletti – siamo tornati sulle vicende giudiziarie che stanno interessando ormai da diverso tempo l’Ambito territoriale di caccia ternano. Già lo scorso anno, alla luce della prima sentenza della Corte dei Conti, chiedemmo all’assessore di competenza la revisione della direzione in oggetto, ma rimanemmo inascoltati, perdendo una buona occasione di cambiamento. Dopo un anno, un’altra sentenza (la 158/2023), definisce ‘inaccoglibile’ l’appello presentato dagli interessati ma, nonostante ciò, i vertici coinvolti restano alla presidenza dell’Atc. Nella replica alla mia interrogazione ho voluto prendere le distanze da scelte non condivise dalla Lega, anzi, ci chiediamo come mai l’assessore non abbia colto la nostra stessa necessità di cambiamento. L’attuale direzione dell’Atc 3 non è stata scelta da questa amministrazione, per di più tra sentenze e cronache locali non sembra nemmeno si sia distinta per i grandi successi ottenuti. Se un anno fa si fossero ascoltate le indicazioni della Lega, anziché trincerarsi tra le mura dei palazzi, l’Ambito territoriale di caccia ternano non sarebbe stato così in sofferenza anzi, ci sarebbe stato margine per rialzare la testa con una nuova direzione. Lecito e anche naturale che all’interno di una stessa coalizione ci siano sensibilità diverse, ma la posizione della Lega è chiara: serve un maggior coraggio politico, non possiamo essere schiavi di tecnicismi, né tanto meno di tecnici e serve un continuo ascolto delle associazioni venatorie e ittiche sportive. In Consiglio regionale – conclude la Puletti – ho auspicato, seppur sia una scelta, l’importanza di una visione condivisa tra i dirigenti di un assessorato politico come quello dell’agricoltura, della caccia e della pesca e l’assessore di riferimento. Tale sinergia renderebbe tutto maggiormente fruibile e permetterebbe più agilità nell’espletamento delle pratiche burocratiche. I ritardi accumulati dall’Umbria nei settori della caccia e della pesca, dall’integrazione del calendario venatorio all’utilizzo della trota fario di Borgo Cerreto per ripopolare i corsi d’acqua umbri, questioni sulle quali la Lega si batte da anni, confermano l’importanza di poter contare su dirigenti che abbiano una visione in linea con quelli che dovrebbero essere gli obiettivi politici prefissati dalla maggioranza di governo».