Mirko Zilahy torna al Circolo Lavoratori Terni a due anni dalla presentazione de ‘L’uomo del bosco’. Con ‘Nostra signora delle nuvole’, Zilahy offre atmosfere molto diverse da quelle a cui aveva abituato con i suoi precedenti romanzi: il nuovo libro è infatti intimo, poetico, commovente, universale. Racconta la vita di un uomo e della sua famiglia attraverso gli occhi colmi di stupore di un bambino, e la storia d’amore tra una madre e i suoi figli attraverso la letteratura, l’immaginazione, l’irrealtà. L’appuntamento, inserito nella rassegna libraria del Clt ‘Le parole che restano’ è per sabato 7 ottobre nella biblioteca di via Muratori, alle 17. ‘Nostra signora delle nuvole’ è una storia che toccherà da vicino gli amici e i lettori ternani che troveranno parte del romanzo ambientato nella città dell’acciaio. L’entrata è libera e gratuita senza prenotazione fino ad esaurimento posti.
Mirko Zilahy
Nato a Roma nel 1974, Zilahy ha conseguito un Phd presso il Trinity college di Dublino, dove ha insegnato lingua e letteratura italiana. Collabora con Il Corriere della Sera ed è stato editor per minimum fax, nonché traduttore letterario dall’inglese (ha tradotto, tra gli altri, il premio Pulitzer 2014 ‘Il cardellino di Donna Tartt’ e il celebre bestseller ‘Mystic River di Dennis Lehane’). ‘È così che si uccide’, il romanzo con cui ha esordito nel 2016 facendo conoscere ai lettori il personaggio di Enrico Mancini, è stato un grande successo di pubblico e critica. Sono seguiti ‘La forma del buio’ (2017), ‘Così crudele è la fine’ (2018) e ‘L’uomo del bosco’ (2021).