«Una ricerca commissionata per disporre di dati e intavolare così discorsi per sviluppare progettualità». Così il presidente di Confcommercio Terni, Stefano Lupi, ha introdotto giovedì mattina in Camera di commercio l’iniziativa ‘Ospitalità e territorio’: focus sull’indagine sulle strutture alberghiere ed extralberghiere del Ternano grazie al lavoro di Claudio Torcolacci.
Lo studio
L’indagine ha riguardato il comprensorio Ternano, Narnese, Valnerina e Amerino. Bene, cosa è emerso? «Una consistenza e vitalità dell’offerta ricettiva extralberghiera». Questa tipologia di ricettività concorre per il 93,3% delle strutture totali sul territorio regionale (6.600) e il 74,2% dei posti letto (97.988): «L’analisi e la conoscenza dell’offerta diventa un aspetto fondamentale per aumentare il grado di attrattività». Lo studio ha coinvolto le aziende maggiormente strutturate con tanto di limite posto a 10 posti letto: in tutto ha riguardato 90 player, di cui 21 del settore alberghiero (il 52,5% del numero complessivo) e 69 l’extralberghiero (39% sul totale). «Per i tre/quarti degli intervistati, le transazioni commerciali sono gestite attraverso le Ota (Online travel agencies), a cui viene riconosciuto una fee tra il 15% e il 20%», spiega Confcommercio.
Up and down. Gli affitti
«Il profilo che emerge – ha sottolineato Torcolacci – è un alberghiero che è una struttura sostanzialmente matura dal punto di vista imprenditoriale ed un extralberghiero in grandissima spinta, specie dal post Covid. Anche su tipologie flessibile come le locazioni turistiche, gli affitti. Ci sono società giovani nell’extralbeghiero, nate dopo il 2010 e con significativa presenza del ruolo familiare/soci. L’elemento fondamentale è quello delle Ota, coloro che offrono la visibilità sul web. Le aziende non possono fare a meno di stare nell’Ota: ciò dimostra che c’è gracilità nella capacità di proposta dal punto di vista commerciale, è una criticità che sta sul tavolo. Riguarda tutta Italia». E il turista? «Prevalentemente italiani e adulto, con pochi giovani e anziani». Gli stranieri pesano sull’alberghiero per il 25% e sull’extra per il 32%: «C’è maggior attrattività per la vacanza ‘verde’».
Il miglioramento e l’acciaio
A Terni anche Giorgio Mencaroni, numero uno della Camera di commercio dell’Umbria: «Non è vero che dimentichiamo Terni», ci ha tenuto a sottolineare. Poi si va nell’argomento specifico: «Il turismo del territorio nel Ternano è migliorato ed è migliorabile. Questo proviamo a fare con il sistema regionale, c’è collaborazione fattiva tra le istituzioni. Ci auguriamo che Terni non dipenda più solo dall’acciaio ma anche da altri settori. Criticità? L’infrastrutturazione, oggi chiediamo migliori collegamenti». Protagonisti anche Simone Fittuccia, leader di Federalberghi Umbria, e l’assessore regionale al turismo Paola Agabiti: «C’è vocazione tesa ad uno sviluppo turistico-economico importante, si sta concretizzando attraversi i dati del 2023. Circa 7 milioni di presenze in Umbria con un incremento rispetto al pre pandemia di quasi al 12%. Siamo in una terra accogliente e, insieme agli operatori, lavoriamo per far sì che diventi sempre più una destinazione turistica». Collegamento video per Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, l’Agenzia nazionale del turismo.