di S.F.
Il dissesto del Comune di Terni è formalmente chiuso ormai da un bel po’ di giorni e giovedì in giunta sono stati approvati i due schemi da firmare per gli accordi con i creditori, con o senza titolo esecutivo. Fatto sta che la fase di verifica a quanto pare non è terminato: febbraio si chiuderà con un appuntamento in IV commissione controllo e garanzia proprio su questo fronte. Il mirino è su tre delibere approvate il 24 maggio 2023 e l’iniziativa è dei rappresentanti di AP.
MAGGIO 2023, LE DELIBERE IN QUESTIONE: IL DOPPIO NO ALL’OSL E IL RIACCERTAMENTO
Le delibere
Si tratta delle delibere numero 154, 156 e 157, trasmesse ai commissari lunedì 26 febbraio. Tutte rilevanti ai fini della prosecuzione dell’iter verso il fine dissesto: il riaccertamento straordinario dei residui attivi/passivi fino al 31 dicembre 2017 afferenti alla gestione dell’Osl ed i due rifiuti del Comune all’Organo straordinario di liquidazione per la definizione delle partite di debito/credito tra le parti per un totale di quasi 14 milioni di euro. In quest’ultimi due casi (di mezzo ci sono l’anticipazione di liquidità 2018-2022 da 8,4 milioni di euro e il pagamento di residui passivi non portati in detrazione per 6,5 milioni) si trattò di indicazioni da portare avanti. Il diniego arrivò perché l’accettazione sarebbe stata «pregiudizievole per gli equilibri di bilancio e per il buon esito della chiusura della procedura di dissesto». Vedremo se ci saranno sviluppi.