«Conosco gli arabi e li mando ad ammazzarti». Questa una delle minacce. Ma poi l’ha anche aggredita – capelli tirati e schiaffi al volto – mentre lei teneva in braccio la loro figlia che all’epoca del fatto – febbraio 2024 – aveva appena sei mesi. Sono due delle condotte addebitate dall’autorità giudiziaria – ed anche dal tribunale di Terni alla luce della sentenza emessa giovedì con le modalità del rito abbreviato – ad un 45enne bengalese residente a Venezia (S.M.M. le sue iniziali). Vittima, l’ex compagna 26enne ternana. Quest’ultima se ne era andata dall’abitazione di Mestre dove viveva con l’uomo, perché stanca delle sue condotte violente e possessive. Ma una volta rientrata a Terni, il soggetto non le aveva dato pace. Fra messaggi, appostamenti, aggressioni, persecuzioni dense di minacce, anche di morte. Al punto che nei confronti del 45enne bengalese, lo scorso febbraio, era arrivato anche l’arresto da parte della polizia di Stato. Giovedì l’uomo è stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione – due quelli chiesti dalla pubblica accusa in aula – dal gup Barbara Di Giovannantonio. Alla luce delle motivazioni, il legale difensore del 45enne – l’avvocato Francesco Mattiangeli – deciderà se impugnare (probabile) o meno la sentenza in appello.
Terni, percosse alla compagna incinta. La perseguita e minaccia di morte anche la figlia: arrestato