«La regione Umbria può essere liberata dal partito unico destra-sinistra. Due finzioni che prendono consensi per eseguire gli ordini di Bruxelles e Washington. È ora di riconsegnare le chiavi di casa ai cittadini». Lo ha detto Marco Rizzo di Democrazia Sovrana e Popolare – uno dei candidati presidente per le prossime regionali – nel corso dell’evento andato in atto sabato mattina a Perugia.
Rizzo ha parlato in occasione dell’assemblea generale di DSP: «Nel Paese reale, in cui governano da decenni sempre gli stessi con una falsa alternanza senza alternative, i salari dei lavoratori italiani sono fermi da 30 anni con un costo della vita più che raddoppiato, è in corso una vera e propria de-industrializzazione con il moltiplicarsi delle ore di cassa integrazione. Siamo in una fase critica in cui il partito unico euro-atlantico e in tuta mimetica svende la nostra democrazia ai grandi gruppi finanziari multinazionali preferendo i pochi che speculano mentre dovrebbe occuparsi dei moltissimi italiani in difficoltà che vivono soltanto del loro lavoro», le sue parole.
Con lui anche Ľuboš Blaha, euro deputato dello Smer, il partito della sovranità sociale del premier slovacco Robert Fico. «Senza falsa modestia, credo che la mia esperienza politica non sia assolutamente paragonabile a quella di nessuno dei miei avversari», ha proseguito Rizzo. «Rappresenteremo la domanda di lavoro della società umbra nella quale la cassa integrazione straordinaria, quella che riguarda le aziende in crisi strutturale, da sola è cresciuta purtroppo del 30%. Noi di Democrazia Sovrana e Popolare siamo il partito di tutto il lavoro. Sosterremo con misure strutturali ma anche locali i lavoratori e le piccole e medie imprese».