Un momento di condivisione e valorizzazione del percorso formativo intrapreso da tre detenuti provenienti dal carcere di Terni e alcuni volontari che operano nella struttura di vocabolo Sabbione. Questo è accaduto giovedì al convento di San Francesco a Stroncone, dove si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al corso di apicoltura organizzato dall’associazione ‘Il Leccio di Disma’, tenuto dal dottor Leonardo Bianchi.
Il corso si è svolto da marzo a ottobre 2024 e ha offerto una preziosa opportunità di formazione nell’ambito dell’apicoltura, un settore che, oltre ad essere legato alla salvaguardia dell’ambiente, può rappresentare uno sbocco lavorativo concreto. «La formazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l’associazione, il onvento di San Francesco, che ha ospitato le lezioni teoriche e pratiche e l’Ordine Francescano Secolare della regione Umbria che ha finanziato interamente il progetto. I partecipanti hanno potuto apprendere le tecniche di gestione degli alveari, la biologia delle api, le modalità di raccolta del miele e il ruolo fondamentale che gli impollinatori svolgono nella preservazione della biodiversità», viene sottolineato.
«La presenza dei detenuti all’interno del corso ha costituito un elemento particolarmente significativo. L’iniziativa si inserisce in un percorso di reintegrazione sociale che l’associazione ha sviluppato, coinvolgendo persone private della libertà personale in attività educative e formative. Grazie a questo approccio, i partecipanti hanno potuto non solo apprendere competenze tecniche utili, ma anche instaurare rapporti positivi con i volontari e le altre persone coinvolte, superando barriere sociali e promuovendo il dialogo e la collaborazione». Al corso ha partecipato anche il cappellano del carcere di Terni, padre Massimo Lelli. Alla cerimonia hanno preso parte anche il direttore del carcere Luca Sardella, la comandante della polizia penitenziaria Vanda Falconi, la responsabile dell’area educativa Roberta Lupi e la ministra del Terz’ordine francescano, Paola Fuciletti.
«Espressa da tutti sottolineata l’importanza di tali iniziative per il reinserimento dei detenuti nella società: attraverso il lavoro e la formazione, si possono creare ponti e opportunità. Il corso di apicoltura è stato una sfida che ha dimostrato come l’impegno e la volontà possano superare ogni ostacolo, offrendo a tutti una nuova possibilità». «Questo corso ci ha insegnato tanto, non solo sul mondo delle api, dandoci speranza per il futuro», il commento di uno dei detenuti. L’associazione Il Leccio di Disma ha già manifestato l’intenzione di continuare con iniziative simili nella prossima primavera.