La speranza ha purtroppo ceduto il passo al dramma. Andrea Prospero, lo studente universitario 19enne di Lanciano (Chieti), scomparso da venerdì mattina a Perugia, è stato trovato senza vita mercoledì pomeriggio in un appartamento in via del Prospetto, nel centro storico cittadino, a pochi passi dallo studentato ‘Don Elio’ di via Bontempi dove il 19enne abruzzese, iscritto al primo anno di informatica, divideva la stanza con un altro studente dell’università di Perugia. Sul posto, per i primi accertamenti, si sono portati gli agenti della polizia di Stato – squadra Volante, squadra Mobile e polizia Scientifica -, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone e il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini che coordinano le indagini.

A riportare la notizia in prima battuta è umbria24.it. Andrea Prospero – secondo una prima ricostruzione – avrebbe preso in affito l’abitazione, una struttura ricettiva utilizzata per affitti brevi, dove – sul letto, intatto – è stato poi trovato senza vita. Il decesso – non è stato riscontrato alcun segno di violenza – risalirebbe ad alcuni giorni fa, probabilmente il giorno stesso della scomparsa.
La prima ipotesi, in attesa che si sviluppino le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Perugia, è quella del gesto volontario. Saranno l’autopsia e l’esame tossicologico – incaricato è il medico legale Sergio Scalise Pantuso – a chiarire con precisione le cause del decesso. Accanto al corpo del ragazzo sarebbero stati individuati alcuni blister di farmaci, antidepressivi. Nella stanza, alcuni telefoni cellulari, tre o quattro. Nel bagno, uno spazzolino da denti, una lametta da barba e una corda lasciata a terra.
Andrea Prospero era stato ripreso dalle telecamere dello studentato di via Bontempi venerdì mattina alle 10.53, mentre usciva con il suo zaino blu in spalla. Alle 11.45 la sorella gemella Anna, anche lei studentessa universitaria a Perugia, gli aveva mandato un messaggio per vedersi a pranzo alla mensa di via Pascoli, intorno alle una. Un messaggio che il 19enne aveva visualizzato, senza rispondere. Poi più nulla. Le ricerche sono andate avanti senza sosta per cinque giorni, fino alla tragica scoperta di mercoledì.

L’ultima cella telefonica ‘agganciata’ dallo smartphone del giovane frentano era stata localizzata a Monteluce. Da Perugia, molto probabilmente, non si è mai allontanato e, dopo essere uscito dall’ostello universitario, potrebbe aver raggiunto direttamente l’appartamento di via del Prospetto preso in affitto da una quindicina di giorni, dall’8 gennaio, e pagato di volta in volta.
A rendersi conto del possibile dramma, mercoledì, è stata l’agenzia immobiliare di Milano che gestisce la struttura ricettiva e che, non avendo ricevuto il pagamento, ha cercato di contattarlo e poi iniziato a cercare informazioni sul 19enne. Scoprendo, sul web, che era lo stesso ragazzo scomparso cinque giorni prima a Perugia. Così è partita la segnalazione alle autorità che ha portato all’intervento di polizia e vigili del fuoco sul luogo dove poi è avvenuto il tragico ritrovamento.
Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘, Andrea Prospero non era conosciuto dai compagni di corso e non faceva parte – unico fra gli iscritti – della chat di classe. A febbraio avrebbe dovuto sostenere il primo esame ma purtroppo il destino ha deciso altro. Il resto, saranno le indagini a spiegarlo. La drammatica notizia ha presto raggiunto i suoi cari – Andrea, oltre la sorella gemella, lascia i genitori e un altro fratello maggiore – a cui la comunità di Lanciano ha testimoniato in questi giorni grande e sincera vicinanza. Ora più che mai.
Il dolore della Regione Umbria
In una nota la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, a nome personale e dell’amministrazione regionale, esprime «incommensurabile dolore per la morte di Andrea Prospero, il giovane studente di 19 anni, abruzzese, scomparso a Perugia lo scorso venerdì mattina. Questo tragico epilogo – afferma Proietti – ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la Protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta. Di fronte a un gesto così estremo – riflette la presidente della Regione – non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna, manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto. Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del Corpo e dei volontari della Protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea». Anche l’assessore regionale alle politiche giovanili Fabio Barcaioli esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa: «In questo terribile momento siamo vicini al dolore della famiglia e degli amici. Questa tragedia richiama con urgenza la necessità di rafforzare le politiche di ascolto e sostegno per i giovani, affinché nessuno si senta mai solo di fronte alle proprie fragilità. Che il ricordo di Andrea possa essere custodito con amore da tutti».
Il cordoglio del Comune di Perugia
«Esprimo cordoglio a nome di tutta l’amministrazione comunale per la morte di Andrea – afferma il sindaco di Perugia, Vittoria Ferdinandi -. Non appena appreso della sua scomparsa nei giorni scorsi, insieme a tutta la città abbiamo sperato fortemente che la vicenda si risolvesse in modo positivo e che una famiglia in pena potesse riabbracciare uno dei suoi figli. Al padre, alla madre, alla sorella e a tutti i parenti e amici di Andrea, giunga la vicinanza della comunità locale che lo aveva accolto e la mia personale. Desidero porgere le più sentite condoglianze del Comune di Perugia alla famiglia, con cui sono stata in stretto contatto in questi giorni difficili. Oggi siamo rimasti davvero sgomenti per la notizia che non avremmo mai voluto ricevere. In attesa che le indagini facciano piena luce su questo dramma – conclude Ferdinandi -, ringrazio chi si è prodigato nel rintracciare Andrea».
Università in lutto
«Con profondo dolore – è la nota del rettore di UniPg, Maurizio Oliviero – l’università degli Studi di Perugia si stringe attorno alla famiglia di Andrea Prospero, il nostro studente tragicamente scomparso. Abbiamo seguito con apprensione le ricerche, sperando fino all’ultimo in un epilogo diverso. La notizia della sua morte ci lascia sgomenti e addolorati. In questi momenti di immenso dolore, desidero esprimere, a nome di tutta la comunità accademica, la più sincera vicinanza ai suoi cari, ai suoi amici e amiche, ai colleghi e alle colleghe di studio. L’università degli Studi di Perugia non è solo un luogo di formazione, ma una comunità che condivide percorsi di crescita, speranze e legami umani profondi. Per questo, la perdita di uno dei nostri studenti è una ferita che ci colpisce nel profondo. Alla famiglia, ai suoi amici e amiche, e a chiunque gli abbia voluto bene, giungano le più sentite condoglianze da parte di tutta l’università».
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