di S.F.
Novità in Umbria per i danni causati dagli animali selvatici alla circolazione stradale. La Regione ha approvato i criteri in caso di transazione. Cosa viene stabilito? Che, qualora l’avvocatura regionale reputi opportuno procedere, «l’eventuale risarcimento sia definito entro il limite del 60% della sorte».
Nell’atto, in primis, si fa riferimento al fatto che la Regione – la delibera è del 19 settembre 2016 – ha revocato la precedente Dgr del 2015 che disciplinava i criteri ed i termini per i risarcimenti dei danni causati dalla fauna selvatica alla circolazione stradale. Con tanto di input a respingere le domande presentate «in quanto, alla luce della favorevole giurisprudenza registrata in quegli anni, veniva esclusa la responsabilità dell’amministrazione». Ora si cambia.
Il motivo è semplice. «Negli anni, in taluni casi, nei contenziosi pendenti, i giudici hanno richiesto di procedere a transazione senza fornire eventuali riferimenti da prendere in considerazione per la formulazione della transazione stessa. Inoltre, in altre situazioni specifiche e particolari è emersa, dal confronto con il servizio avvocatura regionale, l’opportunità di procedere a transazione anche in assenza di indicazione del giudice». Ed ecco il perché ora ci si rimette mano.
Viene dunque stabilito che l’eventuale risarcimento sia definito entro il limite del 60% della sorte. A firmare sono il responsabile del procedimento Luca Lucarelli, il dirigente Francesco Grohmann, il direttore Michele Michelini (in uscita) e l’assessore Simona Meloni.