di S.F.
La necessità di aggiornamento per l’adeguamento al nuovo quadro di riferimento. Questa la motivazione base che ha portato il Comune di Terni a rimettere mano – rispetto al testo dell’aprile 2014 – al codice di comportamento dei dipendenti: c’è il via libera per la prima adozione. Ora scatta la fase partecipativa per la raccolta delle osservazioni/suggerimento da parte di sindacati, comitati ed associazioni. Ci sarà poi l’approvazione definitiva.
IL NUOVO CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI

A firmare sono il segretario generale Iole Tommasini – responsabile dell’istruttorio in qualità di Rpct – e il sindaco Stefano Bandecchi. Si tratta appunto di un mero aggiornamento. Alcune curiosità ? «Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità , salvo quelli d’uso di modico valore, effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini locali o internazionali. Per regali o utilità di modico valore, si intendono, anche cumulativamente, quelli di valore non superiore a 150 euro».

Spazio anche al comportamento nei rapporti privati: «Il personale non riceve utenti per discutere pratiche di lavoro in luoghi diversi da quelli istituzionalmente previsti». E quelli durante il servizio: «Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l’adozione di decisioni di propria spettanza». Inoltre nei rapporti – anche con i superiori e gli amministratori – si deve «manifestare la massima collaborazione e il rispetto dovuto, sia al luogo, sia al ruolo rivestito. Il personale si adopera per contrastare il fenomeno del mobbing e provvede a segnalare tempestivamente le condotte che potrebbero integrarlo».

E il rapporto con gli organi di informazione e giornalisti? «I rapporti con i mezzi di informazione, aventi a oggetto gli argomenti istituzionali, sono tenuti dall’ufficio addetto alla comunicazione, secondo il modello organizzativo vigente, e tramite il sito internet. Il restante personale, nell’esercizio delle proprie funzioni, non è legittimato a intrattenere rapporti con i mezzi di comunicazione e a rilasciare dichiarazioni o interviste, se non espressamente autorizzato. Il diritto di esprimere valutazioni e di diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali e politici non consente al personale di rilasciare dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’ente». Classico. I social? «Il dipendente utilizza ogni cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza».

Poi gli agenti della polizia Locale che, in servizio, devono «avere una condotta irreprensibile, in modo da valorizzare l’immagine del Comune. Osserva tutte le norme del codice della strada, fatta eccezione per le situazioni di necessità derivanti da interventi svolti in emergenza». Non solo. Devono «avere particolare cura della propria persona e dell’aspetto esteriore. In particolare, l’acconciatura dei capelli, della barba e dei baffi, nonché i cosmetici da trucco, devono essere compatibili con il decoro della divisa; non è consentito l’uso di orecchini, piercing, collane e altri elementi ornamentali che possano alterare l’assetto formale dell’uniforme. Eventuali tatuaggi non devono essere visibili». Nella maggior parte dei casi sono questioni già note.
C’è il parere positivo del direttore generale Claudio Carbone e della dirigente ad interim alle risorse umane Grazia Marcucci. Infine il via libera all’adozione da parte dell’Organismo indipendente di valutazione del Comune di Terni, vale a dire Dante De Paolis. Vedremo se ci saranno ulteriori aggiornamenti.