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Home » Papa Leone XIV e Santa Rita da Cascia: prosegue il forte legame dei Pontefici con l’Umbria

Papa Leone XIV e Santa Rita da Cascia: prosegue il forte legame dei Pontefici con l’Umbria

Dopo Benedetto XVI e Francesco I, è la volta di Robert Francis Prevost. Agostiniano, nel 2024 era a Cascia per celebrare Santa Rita

di Francesca Torricelli
8 Maggio 2025
in Attualità, Top News
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
Robert Francis Prevost a Cascia il 22 maggio 2024 (foto di Niccolò Sabatini)

Robert Francis Prevost a Cascia il 22 maggio 2024 (foto di Niccolò Sabatini)

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La Chiesa cattolica ha un nuovo Papa. Dopo solo un giorno di attesa e quattro scrutini nella Cappella Sistina, i cardinali riuniti in conclave hanno scelto il successore di Papa Francesco. Si tratta del 267° Pontefice della storia della Chiesa cattolica.

La fumata bianca, segnale visibile dell’elezione, è apparsa dal comignolo della Sistina poco dopo le ore 18 di giovedì 8 maggio, tra la commozione e gli applausi dei fedeli radunati in piazza San Pietro. Dopo poco più di un’ora l’annuncio ufficiale è stato dato dal balcone centrale della Basilica di San Pietro, dove il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato la storica formula «Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!», rivelando il nome del nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost, e il nome papale scelto, Leone XIV.

Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, Arcivescovo-Vescovo emerito di Chiclayo, promosso lo scorso 6 febbraio da Bergoglio all’Ordine dei Vescovi con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano. Lunghissima la sua presenza in Sudamerica, in Perù. Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost è considerato come un papabile ‘di compromesso’, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti. La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri). I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981. Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.

Papa Leone XIV

Prevost è considerato molto vicino alla visione di Papa Francesco in materia di ecologia, attenzione ai poveri e ai migranti. La ragione è semplice: è un agostiniano. È stato anche parroco fondatore nella parrocchia di Nostra Signora Madre della Chiesa, oggi parrocchia di Santa Rita da Cascia. Lo scorso anno è stato proprio il cardinale Prevost a celebrare la memoria liturgica della religiosa agostiniana. Quasi un anno fa, il 22 maggio, in occasione della festa di Santa Rita, nella sua omelia davanti a migliaia di pellegrini aveva esortato la Santa dei casi impossibili per la Pace in Medio Oriente e in Ucraina. «La Pace esterna – aveva spiegato a Cascia – è frutto della Pace interna, la Pace spirituale e che dall’amicizia dell’uomo con Dio proviene l’amicizia tra gli uomini, cioè la Pace tra i popoli». Prevost viene percepito come un centrista, ma su alcune tematiche sociali ha mostrato aperture considerate progressiste.

Nei prossimi giorni, il nuovo Papa inizierà ufficialmente il suo ministero petrino, con la Messa di inizio pontificato in piazza San Pietro e gli incontri istituzionali con le autorità religiose e civili.


Robert Francis Prevost a Cascia il 22 maggio 2024 (foto di Niccolò Sabatini)

E dopo Benedetto XVI, legato al Santo di Norcia, Francesco I con la ‘sua’ Assisi’, ora è la volta di un Agostiniano in forte connessione con Santa Rita da Cascia. L’Umbria resta così al centro di un percorso spirituale strettamente legato ai Pontefici. Un aspetto che viene rimarcato anche dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, nella sua nota di saluto: «Con immensa e profonda gioia – afferma in una nota – saluto l’elezione di Robert Francis Prevost a nuovo Pontefice della Chiesa cattolica universale. L’Umbria rivolge un caloroso abbraccio a Papa Leone XIV con l’augurio di guidare con umiltà e carità i cattolici del mondo incarnando i valori di fraternità e pace e rivolgendo sempre attenzione agli ultimi e ai poveri, al creato e a chi è più fragile, in linea con l’eredità del predecessore, del nostro Papa Francesco. Sono sicura – prosegue la presidente della Regione – che il nuovo successore di Pietro sarà maestro di dottrina, punto di riferimento di tutti i popoli, dei cattolici e non, costruttore di ponti e di dialogo. Il suo percorso missionario e il suo impegno per la giustizia sociale rispecchiano i valori di San Francesco d’Assisi. La sua appartenenza all’ordine agostiniano ci lega con emozione al nuovo Pontefice come e lo invitiamo sin d’ora a venire in pellegrinaggio al santuario della nostra Santa Rita a Cascia. L’Umbria, terra di pace e spiritualità, si unisce in preghiera per il nuovo Pontefice, che ha già pronunciato con forza la parola pace – conclude Stefania Proietti – augurandogli un pontificato illuminato che porti speranza».

E Cascia – la nota è dell’amministrazione comunale – accoglie con gioia l’elezione di Leone XIV, 267° Papa della storia della Chiesa: «Con profonda emozione e gratitudine – si legge – la città di Cascia accoglie l’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, agostiniano e devoto di Santa Rita, già cardinale e Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Un Pontefice che ha dimostrato negli anni un legame autentico con la comunità ritiana, partecipando più volte alle celebrazioni in onore della Santa e, nel 2024, presiedendo da cardinale il Solenne Pontificale del 22 maggio. Significativa la scelta del nome pontificale Leone XIV che richiama Papa Leone XIII, il Pontefice che nel 1900 canonizzò Santa Rita, rendendola ufficialmente una delle sante più amate al mondo. Un segno – conclude la nota – che risuona con forza nel cuore della città». Per esprimere vicinanza e preghiera verso il nuovo Pontefice, giovedì sera a Cascia è stato recitato il Santo Rosario, nella basilica di Santa Rita, guidato da padre Giustino Casciano.

L’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, Renato Boccardo, ha atteso l’elezione del Papa nel suo studio a Spoleto. Queste le prime dichiarazioni del presule: «Abbiamo aspettato con trepidazione questo momento e mi piace coglierlo come un segno di grande unità e comunione tra i Cardinali che, in tempo relativamente breve, hanno eletto il Vescovo di Roma al quale il Signore affida le chiavi date a Pietro in un giorno lontano. È bello vedere come attraverso i secoli questo grande pellegrinaggio del popolo di Dio continua nella storia tra le incomprensioni e le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio, come diceva S. Agostino fondatore dell’ordine a cui appartiene il Pontefice. L’augurio e la preghiera che mi sento di formulare è che papa Leone XIV faccia gustare a tutti noi le consolazioni di Dio mentre continuiamo il cammino sulle strade del Vangelo. Personalmente conosco il Papa da quando era Priore generale degli agostiniani e proprio lo scorso anno lo abbiamo avuto a Cascia a celebrare la Messa per la festa di Santa Rita. Più volte, poi, negli anni è stato a Cascia e nel monastero di Santa Chiara della Croce a Montefalco. Questa nostra Chiesa – conclude monsignor Boccardo – è un po’ la sua casa e ne siamo orgogliosi».

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