di Giovanni Cardarello
«Ci auguriamo che l’Ufficio scolastico regionale mostri maggiore determinazione nel porre al centro il benessere degli studenti per ciò che concerne la situazione del liceo Alessi, dell’Istituto comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni e della scuola media Cocchi-Aosta di Todi». «Spiace che un uomo delle istituzioni si presti ad alimentare infondate speculazioni informative che arrecano danno al servizio dell’istruzione e al benessere della collettività scolastica». Parole e musica, rispettivamente, dell’assessore all’istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli e dell’Ufficio scolastico regionale nella persona del suo dirigente, Sergio Repetto. Un botta e risposta duro nei toni e netto nella sostanza. Ma cosa ha portato due istituzioni a polemizzare in questo modo a mezzo stampa? I fatti.
Partiamo dal liceo scientifico ‘Alessi’ di Perugia che, lunedì 12 maggio, è stato interessato da una mobilitazione studentesca convocata per evidenziare il diffuso malcontento per la gestione della dirigente scolastica, recentemente tornata in servizio dopo una controversa vicenda amministrativa. Non meno complesso il quadro che emerge dall’Istituto comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni, colpito da un calo costante delle iscrizioni. Un dato per tutti e da leggere al netto del calo demografico generalizzato. Dal 2017 al 2024 le scuole primarie sono passate da 482 a 344 alunni, registrando una diminuzione del 28%. Ancora più marcato il calo nella scuola secondaria di primo grado dove gli iscritti sono scesi da 243 a 112, con una perdita che supera il 53%. A Todi, infine, si registrano criticità sia in termini di attività didattiche che si estendono alla gestione delle gite scolastiche e al funzionamento degli organi collegiali.
Fatti su cui l’assessore regionale Barcaioli ha puntato il dito. In primo luogo, con le affermazioni in cui fa appello ad una «maggiore determinazione». In seconda battuta, sottolineando che «la scorsa settimana ho accettato un incontro con la dirigente scolastica (dell’IC Perugia 12, ndR), persona che stimo profondamente per l’impegno e la dedizione dimostrati nel suo ruolo. Tuttavia, è evidente che qualcosa si è incrinato all’interno dell’Istituto comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni». Importante l’affondo politico: «I rapporti tra la scuola, il corpo docente e i cittadini – sottolinea Barcaioli – appaiono ormai compromessi. È indispensabile intervenire con decisione, perché dietro ogni numero c’è un quartiere di quasi 20 mila abitanti che rischia di perdere un presidio educativo indispensabile».
A stretto giro di posta arriva la replica dell’Ufficio scolastico regionale. «In merito a notizie imprecise che sono emerse in questi giorni sulle situazioni di alcune scuole di Perugia e provincia e sull’operato dei loro vertici, a voce dell’assessore regionale all’istruzione Fabio Barcaioli – affermna il dirigente Sergio Repetto -, lo scrivente ha il dovere di precisare, a difesa dell’operato proprio e dell’Ufficio che rappresenta, che quanto l’assessore etichetta come ‘insufficiente determinazione’ rappresenta invece rispetto delle norme e delle procedure del nostro ordinamento». Non meno duro l’affondo politico: «Spiace che un uomo delle istituzioni non capisca questo elementare principio ordinamentale e si presti ad alimentare infondate speculazioni informative che arrecano danno al servizio dell’istruzione e al benessere della collettività scolastica». La sensazione è che non sia finita qui.