Quasi 77 mila euro a fronte di una richiesta di condanna al pagamento pari a circa 140 mila euro. Questa la somma che un ex funzionario del Comune di Amelia, in pensione dal 2018, dovrà liquidare allo stesso ente per una vicenda – facente capo a due distinti procedimenti contabili – relativa alla gestione di due espropri per la realizzazione del bypass viario alla strada regionale 205 Amerina, opera di cui il funzionario era sia progettista che Rup. La sentenza è stata emessa dalla Corte dei Conti dell’Umbria (presidente Giuseppe De Rosa, giudici Giuseppe Vicanolo e Iole Genua).
Nelle motivazioni della decisione si legge che »risulta comprovato che il convenuto, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2014, lasciava vanamente spirare i termini prescritti per le dichiarazioni di pubblica utilità, senza provvedere alla stipula dei due accordi definitivi che avrebbero determinato il trasferimento in proprietà del Comune delle aree in argomento al prezzo stabilito negli accordi preliminari di cessione volontaria. A dette omissioni – aggiungono i giudici della Corte dei Conti dell’Umbria – conseguivano i ricorsi giurisdizionali azionati dai proprietari degli immobili illegittimamente occupati nonché, pertanto, i maggiori esborsi di denaro pubblico previsti nelle transazioni stipulate a seguito delle pronunce del Tar dell’Umbria».
Per il collegio giudicante «la situazione risultante dagli atti evidenzia gravi deficit nella programmazione della spesa correlata alla realizzazione dell’opera pubblica in questione, carenze organizzative nell’apparato istituzionale, nonché la mancata attivazione di azioni di controllo ad opera di ulteriori figure dell’ente, sia di livello politico che amministrativo». La prospettiva per l’ex funzionario è, ora, quella del giudizio d’appello.