Ha destato profondo cordoglio in tutta Italia la morte di un campionissimo come Nino Benvenuti, 87 anni, star del pugilato mondiale a cavallo fra la fine degli anni ’50 e l’inizio del ’70, medaglia d’oro – fra le altre cose – alle olimpiadi di Roma 1960. E il legale fra Benvenuti e Terni era solido, intenso: a Terni aveva conquistato il suo terzo titolo italiano dilettanti consecutivo, sul ring del (sic) teatro Verdi. Ma a Terni, Benvenuti aveva anche amici veri. Come il compianto maestro Ernesto Sabbati, atleta azzurro, dirigente federale di primo piano e consigliere nazionale dell’associazione Atleti Azzurri d’Italia: si erano conosciuti durante la leva militare e quell’incontro fu decisivo per Sabbati per intraprendere una carriera rivelatasi poi di assoluto livello. Ma Benvenuti a Terni poteva contare su un’altra solida amicizia, quella con l’attuale presidente onorario del Coni Umbria – al tempo numero uno del Coni di Terni – avvocato Massimo Carignani. In diverse occasioni Giovanni ‘Nino’ Benvenuti era stato ospite del Coni ternano e, sempre con Carignani, dell’associazione Alessandro Volta. Momenti indimenticabili, accompagnati da un legame che, anche quando non ci si incontrava per un po’, vedeva immancabile lo scambio di auguri di Natale. Un campione di razza che anche Terni ha sostenuto e valorizzato, in nome dello sport e di valori che qualche volta sembrano essersi persi per strada.