Si discuteva se assegnare un riconoscimento, un encomio, ai due agenti della polizia Locale di Terni che nella tarda mattinata dello scorso 15 maggio hanno bloccato e disarmato un 27enne degli Emirati Arabi Uniti che, in possesso di un coltello, aveva tentato di rubare da Superconti in corso Tacito. Il soggetto, denuciato in stato di libertà, nel pomeriggio era poi tornato presso lo stesso Supermercato, dando di nuovo in escandescenze ma senza particolari conseguenze.
E nel dire la sua, durante la seduta del consiglio comunale di Terni di lunedì mattina, il sindaco Stefano Bandecchi ha affermato che il magistrato che ha rimesso in libertà il soggetto è lo stesso (il sostituto procuratore Marco Stramaglia della procura della Repubblica di Terni, ndR) che ha chiesto il suo rinvio a giudizio per i fatti avvenuti il 28 agosto 2023 a palazzo Spada. Usando poi il sarcasmo nell’affermare che «questo povero signore (il giovane denunciato, ndR) aveva solo un coltello, si è anche sbucciato un gomito ed ha diritto ad un risarcimento. Quindi prima di dare un encomio agli agenti, andiamoci piano. Aspettiamo che la magistratura svolga il lavoro di controllo e di giudizio. E forse l’encomio dobbiamo darlo a questo signore perché i veri colpevoli sono i due agenti che hanno aggredito questo povero ragazzo che infatti è stato liberato poche ore dopo dallo stesso pubblico ministero che chiede il mio rinvio a giudizio». E poi: «Dopo il Vaticano la magistratura è l’organo più potente che abbiamo oggi nel mondo. Fortunatamente non mi sono mai fidato della magistratura e non ho mai sbagliato fino ad oggi». Di seguito il video dell’intervento del sindaco Bandecchi in consiglio comunale.
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