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Home » Gole del Nera: un’estate tutta da vivere. «Nuovo parcheggio, viabilità sostenibile e progetti innovativi»

Gole del Nera: un’estate tutta da vivere. «Nuovo parcheggio, viabilità sostenibile e progetti innovativi»

Narni - Torna fruibile l’iconica area. Nell’intervista al sindaco Lucarelli tutto quello che c’è da sapere su aree balneabili, costi e viabilità

di Fabio Toni
7 Giugno 2025
in Dal territorio
Tempo di lettura: 5 minuti di lettura
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di Giovanni Cardarello

Sembra passato un secolo da quando nel 2020 quattro ragazzi si trovarono in seria difficoltà e vennero salvati da un cittadino grazie ad una fune. Eppure sono passati solo cinque anni ma di acqua (è proprio il caso di dirlo) sotto i ponti ne è passata tanta. Parliamo dell’iconico attrattore turistico delle Mole di Narni, uno dei punti di maggior pregio dell’intera Umbria (a dispetto dell’insulsa vulgata che in provincia di Terni non ci sono tesori). Mole di Narni che da maggio sono di nuovo balneabili e in totale sicurezza. Mole di Narni a cui si aggiungono Cala Mulino, le sorgenti della Mòrica e in generale del parco delle Gole del Nera. Per fare chiarezza su cosa possono contare e cosa possono attendersi i turisti (nel 2024 nonostante le difficoltà logistiche sono stati registrati ben 20 mila accessi) abbiamo raggiunto il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli. Ecco cosa ci ha raccontato

L’intervista

Partiamo dai fondamentali: come è composta l’area, cosa consideriamo parco delle Gole del Nera?

«Allora diciamo che rispetto alla gestione, il parco delle Gole del Nera è un’area molto estesa perché parte dall’area archeologica del ponte d’Augusto, che è uno degli attrattori anche dal punto di vista del patrimonio storico, e arriva fino alle Mole. In quel perimetro abbiamo lavorato per creare delle infrastrutture di collegamento con il centro storico e con le altre frazioni. Perché da Stifone parte il collegamento per il trekking fino a Montoro. Poi c’è il percorso da Porta Pietra che dalle Gole porta al centro storico. Però diciamo che come area complessiva, il progetto Gole del Nera va dalle Mole fino al ponte d’Augusto».

Passiamo all’offerta turistica, com’è composta?

«Ad oggi gli attrattori che possono essere usufruiti a pagamento sono la sorgente della Mòrica, le Mole dal 15 giugno, la Cala del Mulino che è un’altra spiaggetta che si trova proprio a ridosso di Stifone. In quel contesto i turisti potranno trovare una cooperativa che gestirà un chiosco, la libreria nel borgo di Stifone e, a brevissimo, un infopoint. Oltre ad attività laboratoriali, sale immersive e il centro visite che abbiamo riqualificato con fondi di bandi europei e regionali. Tutte cose che verranno messe all’interno della gestione. Poi ci sono anche bagni pubblici e probabilmente dei bagni a pagamento all’interno del centro visite. E quindi c’è tutta la pista ciclabile, per quella chiaramente l’utilizzo è gratuito. Inoltre c’è un soggetto che sta attendendo le autorizzazioni per fare rafting da ‘Palmira’ (zona Lecinetto) fino a Stifone e ritorno. In ultimo c’è il servizio di bike sharing».

Ma per il turista da quest’anno c’è una novità importante: il parcheggio.

«Chiaramente Stifone è molto complessa da questo punto di vista, ma anche le zone delle Mole lo sono. Anche perché lì Enel ci ha chiesto, giustamente, dei divieti di sosta lungo il tratto perché essendo un tratto di cantiere, in questa fase devono passare anche dei mezzi grandi, importanti. Quindi il rischio è che se si verifica la situazione, come è accaduto in passato, di parcheggio ‘selvaggio’, anche all’ingresso della strada di Mole si rischia di creare problemi. Per ovviare a questo stiamo allestendo, già dal 7 giugno, un parcheggio di circa 200 posti auto accanto alle Poste alla stazione di Nera-Montoro. Quindi utile sia per chi prende un bus o per chi arriva in treno. Lì si lascia l’auto e si arriva dopo 200-300 metri a piedi alle Mole. Oppure si attraversa la strada e si intraprende il percorso delle Gole del Nera. Questa è l’idea, anche per affrontare e risolvere il problema della viabilità. Fortunatamente siamo riusciti a farci dare l’area in comodato gratuito da parte di Italeaf, che è una società in liquidazione dell’area industriale Nera Montoro. L’obiettivo è di prenderla definitivamente e averla per sempre a disposizione. Però credo che come in tanti altri siti turistici importanti, si lascia la macchina e si parte a piedi. Io ad esempio, quando sono stato al lago di Braies (Bolzano, ndR) ho parcheggiato a 6 chilometri e me la sono fatta tutta a piedi per arrivare al sito. Quindi ci si può lavorare. Anche perché trovare delle aree di parcheggio in prossimità di Stifone è complicato. Anche se ora, con la riapertura delle Mole, avrà un po’ di respiro perché si differenzia l’offerta con il riequilibrio dei flussi turistici».

(Foto Mattia Mariuccini)

A proposito della riapertura delle Mole, che cosa è successo? Perché erano state chiuse? Che ruolo ha giocato il Comune di Narni?

«Tecnicamente lì alle Mole c’era lo scarico della centrale idroelettrica Enel, prima Erg, prima ancora E-On. Il problema era che quando fuoriusciva l’acqua, creava delle importanti situazioni di pericolosità. Ma non c’era un meccanismo che poteva avvisare per tempo di questa cosa. Cioè non è c’era un allarme perché non era previsto. Quindi a fronte di un impegno di Enel Hydro Appennino Centrale con cui abbiamo interloquito, io da quattro anni, prima da assessore insieme a Francesco De Rebotti e poi da sindaco, siamo riusciti ad ottenere un investimento importante per risolvere la questione. Parliamo di tre milioni di euro di lavori per la messa in sicurezza del sito. Questo significa che per tutto il periodo estivo il cantiere è partito, il sito è già balneabile e potremmo utilizzare le Mole in sicurezza. Non ci sarà più il problema dello scarico all’interno dello specchio dell’acqua. È stato un percorso lungo e devo ringraziare molto Enel perché comunque si è fatta carico di un investimento importante. Credo sia anche un’operazione di immagine perché sono molto attenti alla valorizzazione dei luoghi dove insistono. Hanno dato una risposta concreta ad una richiesta che veniva dal territorio, quella di rendere balneabile quello specchio d’acqua. Pertanto, dal 15 di giugno e per le prossime estati, se si eccettuano uno o due mesi dell’estate 2026, le Mole saranno completamente balneabili. Ci sarà un biglietto a pagamento per i non residenti, 8 euro intero e 3 euro per gli under 10 ndr. E con il valore aggiunto del parcheggio».

E veniamo infine alla gestione.

«È stata costituita una cooperativa, la ‘Comunità Parco Gole del Nera’. C’è stato un percorso importante di anni, lo sbocco di un percorso partecipativo con i residenti che va avanti da tempo. Residenti coinvolti per cercare da un lato di veicolare un’immagine di quel sito che superasse il tema dell’overtourism. E quindi il tema della sostenibilità e dell’innovazione. Esisteva a tal proposito un’associazione che è stata protagonista di eventi con cui ci siamo interfacciati, ma poi c’è stata la volontà di essere coinvolti nella gestione di quel sito, perché i primi a viverla e ad affrontare le problematiche sono loro. Visto che le norme ci permettevano di poter intraprendere un percorso con una cooperativa di comunità, è permessa dalle leggi nazionali e dalle leggi del terzo settore, si è individuato quella quello strumento come il più adatto per poter procedere ad un affidamento per un anno a titolo sperimentale. Per il prossimo anno, vedremo cosa fare alla fine di questa stagione e del lavoro di questa cooperativa di comunità. Io sono felicissimo perché oltre a coinvolgere tanti residenti, coinvolge tanti giovani a partire dalla presidente. Ed è bello che tanti ragazzi si siano messi in gioco perché comunque alla fine parliamo di 10-15 persone che lavoreranno su questo progetto tra contratti a tempo indeterminato e stagionali. Persone che si occuperanno di tutto, dai bagni al decoro, alla gestione di questi attrattori. Oltre gli eventi. Tutti con competenze particolari, chi si occupa della grafica e dei social, chi è guida turistica. Quindi tutti giovani anche altamente qualificati, sono convinto sarà un buon risultato. Spero che questa modalità, diciamo una startup per Narni, per Stifone, possa poi essere riproposta in altre frazioni. Abbiamo dei borghi bellissimi che ancora stentano a decollare. L’obiettivo è quello di dialogare con tutto il territorio comunale narnese e con gli altri attori. Penso al centro storico, penso alle frazioni di Montoro e Narni sud. Ma penso anche a tutto il resto del territorio provinciale, facendo sinergie. La speranza è che vada bene. Ma è un’esperienza nuova dal punto di vista sociale, tra le primissime del genere in Umbria. Abbiamo lavorato tanto ed è il frutto di un percorso di partecipazione. Credo sia la cosa più importante perché quando le cose vengono imposte dall’alto fanno fatica a svilupparsi e a crescere».

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