Montecastrilli, il Tar ‘salva’ due querce dall’abbattimento

Lite su un’ordinanza del sindaco Angelucci e un rapporto della polizia Municipale: il tribunale dà ragione al ricorrente

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Un urgente abbattimento di piante pericolose, vale a due dire querce a Montecastrilli. C’è questo provvedimento del sindaco Fabio Angelucci – datato 16 giugno – alla base di un ricorso al Tar Umbria presentato da una residente del posto: l’efficacia dell’atto è stato sospeso dopo l’accoglimento dell’istanza cautelare. Si farà altro per ora.

Montecastrilli

Il rapporto e la contesa

Nel mirino c’è anche un rapporto di servizio – gennaio 2020 – della polizia Municipale per l’accertamento del presunto pericolo legato all’incolumità pubblica e privata delle piante. Ci ha pensato il consigliere delegato Enrico Mattei a firmare il decreto cautelare che stoppa l’azione del Comune in quanto i due atti citati «non contengono alcuna evidenza tecnico/scientifica in ordine al presunto pericolo di cedimento delle due piante di quercia di proprietà della ricorrente». Inoltre «la perizia tecnica da quest’ultima richiesta ha concluso per una propensione al cedimento di categoria C, ovvero ‘moderata’». Con alcune prescrizioni vincolanti.

Potatura e monitoraggio

Si tratta della potatura per l’eliminazione dei seccumi presenti, il contenimento dello sviluppo della chioma in maniera uniforme così da stabilizzare il fattore di sicurezza, il raccorciare le singole branche e procedere con il monitoraggio a cadenza annuale. L’istanza è dunque accolta «subordinatamente all’effettuazione del succitato intervento di potatura entro il tempo necessario a scongiurare improbabili, ma non impossibili, cadute delle piante in questione». Se ne tornerà a discutere in trattazione collegiale l’8 settembre.

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