Sono state inoltrate al Comune di Terni, all’assessore e al dirigente competenti in materia, le oltre 100 firme raccolte per chiedere di dedicare una via della città al Pampepato, ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento della toponomastica.
A supporto dell’istanza, di iniziativa popolare, promossa da Marta Rosati e ai fini della quale hanno contribuito il Met bistrot e le pasticcerie Marchetti ed Evy di Terni, «è stata richiamata la lunga tradizione del dolce, che coinvolge le famiglie e le più moderne attività dell’arte dolciaria», scrive Marta Rosati. «E’ stato ricordato l’impegno di numerosi enti e produttori per la certificazione Igp ottenuta nel 2020 e le radici antichissime della prelibatezza solstiziale, nonché il suo valore identitario».
L’idea nasce «dall’entusiasmo che l’iniziativa Sweet Pampepato, promossa da Confartigianato e organizzata dalla Sgp Grandi eventi col supporto di Camera di commercio dell’Umbria e il contributo di fondazione Carit, Comune, Provincia e Regione, ha raccolto già alla sua prima edizione nel novembre del 2024. L’augurio è che si possa festeggiare l’intitolazione di uno spazio pubblico al Pampepato proprio in occasione del prossimo Sweet Pampepato e che si apprezzi la natura popolare dell’iniziativa perché il Pampepato è ‘patrimonio della Ternanità’. Da ultimo – conclude – dovessero sentirsi offesi ‘ciriola’, ‘pane sciapo’ e ‘pizza grassa’, si potrebbe sempre pensare più in grande e ipotizzare il quartiere dei buongustai».