Domenica 7 ottobre torna la ‘Marcia della pace Perugia-Assisi’, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a 70 dalla proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani e a 50 dalla scomparsa di Aldo Capitini. Tra gli appuntamenti collaterali, organizzati a Terni, venerdì 5 ottobre alle 17.30 all’hotel Garden, un’iniziativa organizzata da Cgil, Anpi e Arci Terni: la proiezione-dibattito del film di Wim Wenders ‘Il Volo’.
«Esempio virtuoso»
«Un’opportunità per Terni di vedere, attraverso la proiezione di questo film, una vera testimonianza di integrazione», sottolinea il segretario della Cgil di Terni Attilio Romanelli. «Riace risponde nel modo più intelligente e solidale nel ricostruire i rapporti e ridare vita ad una comunità. Un esempio virtuoso del sindaco di Riace Domenico Lucano che venerdì sarà a terni per la proiezione alla quale interverranno Susanna Camusso (segretario generale Cgil), Carla Nespolo (presidente nazionale Anpi), Francesca Chiavacci (presidente nazionale Arci) e Claudio Gabriele (produttore esecutivo del film).
Il cortometraggio ‘Il Volo’
‘Il Volo’ è un cortometraggio del 2010 diretto da Wim Wenders. Nel cast sono presenti Luca Zingaretti e Giancarlo Giannini (che da la voce a Ben Gazzara). L’arrivo di un gruppo di immigrati a bordo di un barcone crea scompiglio nell’amministrazione di un piccolo paese della costa calabrese, Riace, ormai spopolato. A Beppino, un bambino di 8 anni, tocca fare su e giù per il paese per portare le parole del sindaco al prefetto e viceversa. In un dialogo sempre più acceso, con i due politici schierati politicamente. Il sindaco, insieme al piccolo Beppino, troverà una provocatoria soluzione per accogliere i nuovi arrivati e rivitalizzare l’economia del paese, profondamente segnato dal fenomeno dell’emigrazione di massa. Wim Wenders racconta poi in prima persona il proprio rapporto con questa vicenda basata su avvenimenti realmente accaduti.
La buona convivenza
«Riace – racconta il produttore esecutivo Claudio Gabriele – era spopolato, un paese che stava morendo e non c’erano più bambini tanto che la scuola era stata chiusa. Quando arrivò il barcone di migranti il sindaco ha capito che poteva essere risorsa. Tante erano le case ormai vuote, lasciate da calabresi emigranti e il sindaco le ha messe a disposizione dei rifugiati, mescolando così le varie famiglie e creando integrazione. Riace è così rifiorito e altri paesi hanno poi preso esempio da questa buona pratica».