Aci e Regione unite per mobilità e sicurezza

Il presidente dell’Aci di Terni e commissario di quello di Perugia, Bartolini: «Ringrazio il governo regionale per il proficuo rapporto»

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Dare maggiore intensità e qualità al rapporto tra Regione Umbria e Automobile club regionale e provinciali di Perugia e Terni partendo da due tematiche principali, la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale. Questo il motivo dell’incontro avvenuto nella mattinata di giovedì, tra Stefano Vinti, assessore regionale alla sicurezza stradale e Mario Andrea Bartolini, presidente dell’Automobile club di Terni e commissario di quello perugino, dopo lo scioglimento del consiglio di amministrazione del club e la conseguente decadenza del presidente in carica.

Affrontare i problemi «Devo rivolgere un ringraziamento – ha dichiarato Bartolini – al governo regionale per il rapporto positivo instaurato da anni con l’Automobile club, che intende continuare ed è sancito da un protocollo d’intesa. Vogliamo rinnovare e rilanciare questa collaborazione per affrontare sul territorio regionale i grandi problemi di mobilità sostenibile e sicurezza stradale. Su questi due terreni abbiamo ottenuto dei risultati, ma non riteniamo di aver risolto definitivamente i problemi».

Stefano Vinti e Mario Alberto Bartolini

Stefano Vinti e Mario Andrea Bartolini

Mobilità, infrastrutture e sicurezza «Come Regione – ha aggiunto Vinti – ribadiamo un rapporto proficuo sia con l’Aci regionale che con quelli provinciali. Svolgono una funzione molto importante per l’Umbria: quella di riscossione del bollo auto sulla cui gestione esprimiamo un giudizio positivo. Siamo interessati, insieme all’Aci, a una partita a tutto campo relativamente a mobilità sostenibile, a infrastrutture – ha proseguito Vinti – e sicurezza stradale rispetto alla quale abbiamo già sviluppato progetti in una regione in cui il tasso di mobilità è tra i più elevati d’Italia- I nostri automobilisti sono, quindi, sottoposti al rischio stradale più alto di quelli di altri territori e determina l’urgenza di sviluppare un sistema di sicurezza stradale e diffusione della sua cultura attraverso una sinergia complessa con le istituzioni ma anche con le associazioni, prima tra tutte l’Aci».

I dati Vinti ha elencato quindi i dati relativi all’incidentalità nella regione rispetto a quelli nazionali. Dal 2001 al 2013 i morti in Umbria sono diminuiti del 48 per cento e in Italia del 52 per cento, i feriti del 43 per cento a fronte del 31 per cento a livello nazionale. Il costo sociale degli incidenti è calato nella regione del 44 per cento e nella penisola del 37 per cento. Rispetto alle singole annualità, si è dimostrato positivo il 2012 con il segno meno per tutti gli indicatori considerati e negativo il 2013 con l’aumento rispetto all’anno precedente di morti, feriti e costi sociali. «La partita – ha sottolineato Vinti – non è conclusa. Vanno capite e corrette le oscillazioni. Siamo impegnati per raggiungere entro il 2020 l’obiettivo europeo di ridurre del 50 per cento l’incidentalità».

Nuovo servizio «Oltre a proseguire sui canali già aperti per la sicurezza stradale – ha affermato Bartolini – il nostro impegno come Aci sta guardando anche a un rapporto con una società internazionale per fornire assistenza psicologica agli utenti della strada». Servizio che la Regione attiverà, secondo quanto dichiarato da Vinti, in via sperimentale, con le Ausl umbre e sul quale pensa si possano costruire sinergie.

Sviluppo perugino Bartolini è poi tornato sulla sua funzione di commissario dell’Aci Perugia. «Mi muovo – ha spiegato – per normalizzare la situazione, perché presto l’Aci Perugia, grande rappresentante della nostra associazione sul territorio, ritorni ad avere la piena normalità per quello che riguarda il Consiglio di amministrazione, il presidente e gli altri momenti gestionali».

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