Agente di polizia non vaccinato e sospeso, nuovo decreto Tar

Umbria – Ulteriore atto del presidente Potenza dopo la richiesta di sospensiva accolta il 31 gennaio: niente abbreviazione dei termini processuali. Se ne parla il 22 febbraio

Condividi questo articolo su

di S.F.

Un altro decreto cautelare monocratico – la firma è sempre del presidente Raffaele Potenza – e la storia va avanti in attesa della camera di consiglio. Il Tar Umbria torna sulla decisione dello scorso 31 gennaio in merito all’agente di polizia di Stato sospeso con un provvedimento del questore di Perugia a causa della mancata vaccinazione (obbligatoria per le forze dell’ordine): questa volta c’è un respingimento.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Agente di polizia non si vaccina. Il Tar Umbria ‘stoppa’ il questore che lo aveva sospeso

La questura di Perugia

Niente abbreviazione. Nuova sospensione

L’assistente capo della polizia di Stato – difeso dall’avvocato Luigi Doria – aveva presentato ricorso per l’annullamento del provvedimento del questore previa sospensiva: il 31 gennaio l’accoglimento e lo stop. Ora nuovo step: «Il decreto monocratico d’urgenza, emesso in primo luogo sulla base di una sostenuta pericolosità del vaccino per la salute nel caso e nel momento specifico, fa espressamente salvo il potere dell’amministrazione di emettere, in qualsiasi momento, un nuovo provvedimento che esterni la valutazione di insufficienza, della documentazione esibita, al fine giustificare ogni rinvio dell’obbligo vaccinale», spiega Potenza in merito. «Lo ‘strepitus fori, cui fa riferimento l’istanza, non pare integrare le ragioni di urgenza richieste dall’art. 53, comma 1, del c.p.a., peraltro soddisfabili con l’esercizio del cennato potere di rinnovare il provvedimento». Cosa è successo? Mercoledì 2 febbraio la difesa erariale ha chiesto l’abbreviazione dei termini processuali con anticipazione a martedì 8. Niente da fare per la motivazione sopra. Il ministero dell’Interno – questura di Perugia – questa volta si è costituito in giudizio attraverso l’avvocatura distrettuale. Da ricordare che il ricorrente aveva chiesto anche lo stop all’invito alla vaccinazione. La trattazione collegiale resta fissata per il 22 febbraio. Intanto, da quanto si apprende, sarebbe scattato un secondo provvedimento di sospensione.

I due decreti cautelari

 

 

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli