Almeno 8 milioni di euro su un plafond di 120 disponibili a livello nazionale prenderanno la strada dell’Umbria: è la dote che il 2022, con ormai pressochĂ© assoluta certezza, porterĂ alle realtĂ imprenditoriali accorpatesi sotto la regia del Gal Trasimeno-Orvietano in due ‘Distretti del cibo’ destinati a rappresentare un’autentica svolta a livello di promozione del territorio e dei relativi prodotti tipici di vaste zone della regione.
Costituiti i due Gal
Dopo un primo annuncio diffuso nell’ambito del convegno “Territorio, TipicitĂ , Turismo”, che ha riunito di recente a Pozzuolo Umbro mondo politico, imprese, associazioni di categoria e non solo per iniziativa della “Mostra Agricola Artigianale del Trasimeno”, è ora ufficiale che nella settimana successiva alla conclusione delle prossime festivitĂ si procederĂ con l’atto costitutivo di questi due innovativi modelli di sviluppo per l’agroalimentare, uno per l’area trasimeno-corcianese e l’altro per quella del sud-ovest orvietano, con il coinvolgimento anche di alcuni comuni dell’Alto Lazio.
Offerta di qualitĂ per promuovere l’Umbria e i suoi prodotti

«A Pozzuolo – spiega il direttore del Gal Trasimeno-Orvietano, Francesca Caproni – abbiamo tra l’altro messo le basi per un serio confronto sulle opportunitĂ da cogliere sia in ambito economico sia aggregativo, alla luce delle risorse attualmente disponibili su base nazionale e regionale. In particolare, ribadendo la necessitĂ di porre l’attenzione sul concetto di qualitĂ , fondamentale per veicolare l’offerta di un territorio ampio e al tempo stesso complesso, si è concordato sulle numerose opportunitĂ che questo strumento innovativo – almeno per l’Umbria – rappresentato dai Distretti del Cibo puĂ² offrire per favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione di attivitĂ caratterizzate da prossimitĂ territoriale, progetti di sicurezza alimentare, diminuzione dell’impatto ambientale delle produzioni e riduzione dello spreco alimentare».
Morroni: «Sprigionare potenzialità del territorio»
Se di «salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale attraverso le attivitĂ agricole e agroalimentari» ha parlato Cristian Giardini, presidente della ‘Mostra Agricola Artigianale del Trasimeno’, è stato l’assessore regionale alle Politiche Agricole, Roberto Morroni a sottolineare che «è necessario sprigionare le potenzialitĂ del territorio in termini di dinamiche di sviluppo attraverso tre criteri fondamentali: celeritĂ ; qualitĂ e il binomio aggregazione-innovazione. Va creato un contesto fecondo per marciare insieme, per dare corpo a quelle traiettorie di crescita che vogliamo, anche all’insegna di quei concetti che saranno alla base del futuro nostro e dei nostri giovani: tecnologia, digitalizzazione, sostenibilitĂ e transizione ecologica».
L’importanza del ‘fare rete’
Per centrare questi obiettivi «sarĂ importante che le imprese – sostiene ancora Caproni – facciano rete e il Gal, realtĂ presente in Umbria da 27 anni, si propone quale strumento di raccordo tra le aziende e di servizio per far comprendere quali sono le opportunitĂ per intercettare le risorse opportune. Si tratta perĂ² anche di fare programmazione negoziata, integrandosi nelle varie iniziative, ponendosi degli obiettivi di collaborazione attraverso le filiere. e in questo senso va sottolineato il significativo apporto dell’UniversitĂ degli Studi di Perugia, del Cnr, di Sviluppumbria e del Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria, che insieme alle associazioni di categoria stanno fornendo contributi fondamentali».
Premesse e collaborazioni importanti con cui ha iniziato a lavorare il nuovo Consiglio direttivo del Gal nel suo primo anno di questo mandato, presieduto da Gionni Moscetti, pronto a ribadire che «garantiremo il massimo impegno per attrarre importanti risorse al fine di sostenere la ripresa economica e convinti del fatto che oggi piĂ¹ che mai abbiamo il dovere di spendere nel migliore dei modi i finanziamenti cospicui messi a disposizione dalle varie istituzioni nazionali ed europee».