«Al ballottaggio la fiducia è tutta per un centrodestra che sa amministrare»

Parla il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti. «Slogan e proteste non bastano per risolvere i problemi»

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«Il ballottaggio sancirà il futuro di Terni per i prossimi cinque anni dopo che gli ultimi sono stati resi molto complicati da dissesto e pandemia. Come lo vedo? Da un lato c’è un centrodestra che in questo quadro ha fatto un buon lavoro. Dall’altro una proposta che è basata sul tentativo di raccogliere il voto di protesta, frutto dei ‘mal di pancia’ di molti cittadini che sono anche comprensibili, visto che negli ultimi anni la nostra città ha vissuto fasi complesse e gravi». A parlare è il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti, quarto consigliere più votato alle ultime amministrative, primo di Forza Italia.

Francesco Ferranti

«Tanti risultati centrati»

«Nell’ultimo quinquennio – afferma Ferranti – l’amministrazione di centrodestra ha messo a segno risultati importanti come il recupero di alcuni luoghi-simbolo, dalla fontana di piazza Tacito al parco di Cardeto. Sono stati poi affrontati e risolti problemi annosi come il restyling del mercato coperto e della relativa piazza, l’avvio dei lavori per il restauro del teatro Verdi che è fondamentale per la vita culturale della città, la realizzazione del palasport che sarà un punto strategico per eventi a 360 gradi. Venivamo dalla stagione degli arresti e delle indagini e instaurare un clima di dialogo con le opposizioni non è stato sempre facile. Ma il confronto nell’interesse generale, per come la vedo io, resta fondamentale per costruire insieme una Terni migliore».

Questione sanità: «Sanità pubblica e privata, non invertiamo i ruoli»

La scelta al ballottaggio è fra Orlando Masselli e Stefano Bandecchi. E in questo senso Ferranti non ha dubbi: «Non possiamo andare avanti a forza di slogan, proteste e proposte irrealizzabili. Il problema della sanità pubblica del nostro territorio, ad esempio, non si risolve con una clinica privata, obiettivo apprezzabile che è stato sostenuto anche dal consiglio comunale, ma Terni ha innanzitutto bisogno del nuovo ospedale. Un tema che la nostra controparte politica non mi pare abbia mai affrontato. Dopo 60 anni serve un’nfrastruttura adeguata alle esigenze del territorio, perchè l’attuale sconta pesanti carenze con cui medici, personale e cittadini si confrontano ogni giorno. Per il centrodestra ternano e umbro la partenza dei lavori, che è prossima, è fondamentale. La sanità pubblica e privata possono essere complementari e collaborare, ma la componente privata deve essere di supporto a quella pubblica e non viceversa».

La ‘filiera’ del centrodestra: Comune-Regione-Governo

Uno dei principali dati politici, secondo Ferranti, è che «con il centrodestra alla guida della città si completerebbe quella ‘filiera’ amministrativa che parte dal Comune, passa per la Regione e arriva fino al Governo nazionale. Sinergia che sarebbe fondamentale anche per il nostro comparto industriale, per le vertenze aperte ma anche per le prospettive di sviluppo. Il centrodestra ha sempre dimostrato attenzione e impegno a questi temi, anche in consiglio comunale. Di contro, il caso-Treofan dimostra che le vertenze non si risolvono con gli slogan: sui tavoli che contano, come quello del Mise, le proposte da pura campagna elettorale non funzionano».

«Terni intercetti le esigenze di decentramento di Roma»

Altra sfida è quella dei fondi derivanti dal Pnrr e la loro gestione: «Ci sono opere pubbliche per quasi 50 milioni di euro a Terni: interventi su cui il lavoro condotto è stato fondamentale. Allo stesso modo il Governo si è impegnato a reperire fondi nazionali ed europei per altre opere decisive. Come le infrastrutture ferroviarie che, lungo l’asse Roma-Terni-Ancona, consentirebbero al nostro capoluogo di intercettare in maniera significativa le esigenze di decentramento della capitale. In questo quadro, la ‘filiera’ delle istituzioni può rivelarsi davvero decisiva per Terni e il suo territorio». Per Francesco Ferranti, infine, una delle chiavi di volta è lo sviluppo turistico: «Registriamo ancora tante presenze, in particolare alla Cascata delle Marmore che è il primo sito outdoor dell’Umbria. L’impegno che non dobbiamo disattendere è quello di creare un sistema in grado di andare oltre il ‘mordi e fuggi’ turistico, perché Terni può essere non solo la porta dell’Umbria per il centro-sud, ma anche un hub ricettivo con servizi di fondamentale importanza».

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