Amelia, Acquasparta, Todi: qui si incrociano miti, leggende e storie di cruente battaglie

Montagne Misteriose – Collicello e il castello di Canale custodiscono il mistero della morte di Altobello da Canale

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di Montagne Misteriose

In questa ‘indagine’ ci troviamo a Collicello, nel comune di Amelia (Terni). Stiamo indagando sulla base di un ritrovamento: delle ‘fotografie’ inedite che raccontano la tragica fine di Altobello Chiaravalle da Canale, di nobile famiglia di Todi, avvenuta il 16 luglio del 1500 ad Acquasparta. Queste due xilografie sono state ritrovate da due studiosi.

Collicello è tra le rocche amerine che ha conservato maggiormente integro il suo aspetto medievale, essendo molto rare le moderne costruzioni nel suo comprensorio. Questo caratteristico castello sorge su una collina boscosa, da qui il nome Collicello, per secoli il baluardo amerino più distante per contrastare i vicini domini di Todi. Infatti a poche centinaia di metri dall’abitato si trovava il castello di Canale, antico possedimento della famiglia todina dei Chiaravalle, chiamati anche conti di Canale.

Il castello di Canale è stato costruito nel periodo in cui il territorio ad est dei Monti Amerini era feudo degli Arnolfi (sec. XI-XII). Il primo documento nel quale si nomina Canale è del 1208. Subito dopo la sottomissione di Amelia da parte di Todi (avvenuta nel 1208), presso il Mercato Ospedale delle Quattro Cappelle (Castel dell’Aquila) ci fu un incontro fra i rappresentanti di Todi e quelli di Amelia per stipulare gli accordi tra le due città.

Queste due roccaforti si sono date battaglia per anni. Negli anni successivi si susseguirono vari tentativi per sottomettere i paesi intorno a Canale e avvennero diverse incursioni in cui si verificarono incendi, rapine e depredazioni. Il castello di Canale divenne covo dei Ghibellini e dei fuoriusciti di altre città. Nei Chiaravallesi si faceva strada, ogni giorno di più, l’idea di formare uno Stato per la propria famiglia.

Cita lo storico Mons. Di Tommaso: ‘Quando, sul finire del novembre, i chiaravellesi, approfittando della assenza di gran parte dei difensori di Collicello, calati ad Amelia per provviste di vettovaglie, invasero quel castello, per indi colpire gl’invasori. E allora i chiaravallesi furenti entrarono alle mura nelle case, risparmiate dal primo incendio, e le diedero alle fiamme: eccetto sette soltanto’ .

Personaggio di spicco di queste scellerate battaglia fu Altobello Chiaravalle da Canale. Cacciato da Todi, Altobello da Canale, così chiamato dal nome di un suo castello, assieme al cugino Girolomo, condusse per ritorsione le sue soldataglie contro Acquasparta che era una roccaforte dei guelfi todini. L’attacco, imprevisto e furioso ebbe successo e i ghibellini, entrati in Acquasparta, seminarono terrore e morte, uccidendo impietosamente molte donne e bambini. I guelfi tudertini si rivolsero a Lucrezia Borgia, allora governatrice di Spoleto, chiedendole aiuto.

Gli ambasciatori di Todi convinsero la Borgia che fece allestire un esercito, guidato da un commissario pontificio, che si diresse prontamente verso Acquasparta. Era il 6 agosto del 1500 quando l’esercito, con a capo valenti capitani liberò la città dal dominio crudele di Altobello Chiaravalle. Dieci ore di bombardamenti, con artiglieria di tipo francese, bastarono per mettere in fuga i ghibellini. Altobello tentò di salvarsi nascondendosi in una cascina ma fu scoperto e riconosciuto da un soldato. Accorsero dei cittadini acquaspartani che, colmi di odio per i soprusi subiti, lo malmenarono fino alla morte e ne straziarono il corpo, facendolo letteralmente in pezzi. Si raccontava che una vecchia mangiò il suo cuore sanguinante e che per tale atroce azione fu poi chiamata ‘la sparviera’.

COLLICELLO E CASTELLO DI CANALE
GUARDA IL VIDEO DI ‘MONTAGNE MISTERIOSE’ (QUI IL CANALE YOUTUBE)


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