Amerino a teatro: torna ‘Verdecoprente’

Sesta edizione del festival che ruota attorno a residenze artistiche selezionate attraverso un bando internazionale

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Torna Verdecoprente. È arrivato alla sesta edizione il festival che ruoterà intorno ai Comuni di Alviano, Amelia, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina e Montecchio. Il bando per la selezione di residenze di creazione artistica è già stato pubblicato e resterà in vigore fino all’8 marzo.  È riservato ad artisti, compagnie, gruppi di qualsiasi nazionalità ed età, purché maggiorenni, che possono presentare progetti di produzione, studio e ricerca nell’ambito della creazione per la scena contemporanea. 

Il progetto «Nato con l’obiettivo di promuovere e sostenere le pratiche sceniche, performative ed artistiche della contemporaneità – spiegano gli organizzatori – il progetto, dalla scorsa edizione valevole per tutto l’anno, si muove tra comprensorio amerino e bassa valle del Tevere, in un territorio umbro ricco di testimonianze storico-artistiche, di saperi immersi nella natura, frammentato in molti piccoli centri cittadini e rurali che Verdecoprente collega in una rete dal delicato equilibrio di rapporti e risorse possibili».

Processo creativo Con la direzione artistica di Roberto Giannini e Rossella Viti del Vocabolomacchia teatro studio/associazione Ippocampo, di concerto con le  amministrazioni comunali, gli istituti scolastici e altri enti, Verdecoprente lavora per una cultura dell’accoglienza che possa comprendere il processo creativo come bene comune, leggendolo nella sua dimensione di strategia e sperimentazione, importante elemento della produzione artistica contemporanea e nello stesso tempo opportunità di scambio, relazione, educazione e crescita del territorio e degli artisti.

Accompagnare gli artisti «Accogliere proposte di creazione in residenza – affermano Giannini e Viti – significa quindi accompagnare ed inserire il lavoro degli artisti all’interno di un tessuto sociale fortemente identitario, coinvolgere enti, cittadini, associazioni e aziende, esplorare forme di approccio e partecipazione delle comunità locali ai processi e ai percorsi della creazione, agire per il riconoscimento della professionalità e delle esigenze delle pratiche sceniche e creative del presente».

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