E’ annegato, il giovane di nazionalità straniera che si era gettato nel Tevere, nei pressi di Città di Castello, nel tentativo di sfuggire agli agenti che lo inseguivano. Il 21enne, aveva appena compiuto un furto in una tabaccheria e nella fuga aveva scelto di far perdere le sue tracce nel fiume. Poco dopo le 27 di martedì il suo cadavere è stato ritrovato.

Ritrovato I sommozzatori dei vigili del fuoco, che avevano sospeso le ricerche solo per poche ore, nella notte tra lunedì e martedì, secondo i protocolli operativi standardizzati: in azione sommozzatori e natanti, che hanno scandagliato il fiume palmo a palmo, partendo dal punto del ‘tuffo’ e scendendo verso valle. Per precauzione si sono alzati in volo anche gli elicotteri.
Barlume di speranza C’era la possibilità – poi rivelatasi vana – che il giovane fosse riemerso e dileguato nelle campagne circostanti e avesse paura di uscire per evitare la cattura. Era questa la speranza dei familiari del giovane, che domenica sera si sono recati in commissariato per denunciare la sua scomparsa. Con loro anche il complice 19enne, con lui al momento del furto e con lui nella fuga. I due si sono divisi al momento di buttarsi nel fiume: ognuno per la sua strada. Ma soltanto uno è sopravvissuto.