Area crisi Terni-Narni, 10° commissione Senato in prefettura

L’obiettivo è avviare gli approfondimenti di competenza dopo l’accordo sottoscritto nel 2018. Focus anche su Ast e Treofan

Condividi questo articolo su

Avviare gli approfondimenti di competenza in merito alla situazione dell’area industriale complessa di Terni e Narni post accordo sottoscritto nel 2018. Questo l’obiettivo della 10° commissione permanente del Senato ‘Industria, commercio, turismo’ – delegazione composta dai senatori Paolo Ripamonti in qualità di vicepresidente e dall’onorevole Marco Croatti come componente – per la visita di martedì mattina in prefettura: il via c’è stato alle 11 con le audizioni dei rappresentanti degli enti locali, vale a dire Regione Umbria, Provincia di Terni e i due Comuni coinvolti. 

Area crisi complessa, arriva la firma al Mise

Sindacati e sistema imprenditoriale

Nel pomeriggio ci sono state le audizioni delle organizzazioni sindacali (Cgil, Cil, Uil e Ugl) e del sistema imprenditoriale (Confindustria, Confcooperative Umbria, Confapi), in rappresentanza delle realtà produttive locali. Il prefetto Emilio Dario Sensi ha sottolineato «l’importanza della visita istituzionale in questo momento storico, nel quale il territorio ternano si appresta, in un quadro generale di ripresa e rinascita delle attività produttive, a rimettere in campo le migliori forze del territorio per accettare la sfida della ripartenza». Alla seduta hanno partecipato i senatori Valeria Alessandrini, Luca Briziarelli, Leonardo Grimani, Stefano Lucidi ed Emma Pavanelli.

Ast, Novelli, Treofan, Eskigel, ex Basell

«Quanto emerso – le parole di Valeria Alessandrini, Luca Briziarelli e Stefano Lucidi – dalle audizioni di oggi ci consentirà di lavorare al meglio per integrare e aggiornare gli strumenti legislativi delle aree di crisi complessa, in termini di creazione di un ecosistema funzionale all’innovazione e alla riconversione delle realtà presenti sul territorio. Fondamentale sarà avere il Pnrr regionale come perno centrale di queste azioni, e i progetti e le soluzioni messe in campo fino ad ora dalla Regione e dalla Giunta Tesei vanno sicuramente nella giusta direzione. Nel corso del dibattito è stato evidenziato come l’area di crisi ternana sia caratterizzata da situazioni che hanno delle ragioni differenti fra loro: Novelli, Treofan, Basell, Eskigel e Ast per dirne alcune, hanno delle storie completamente diverse fra loro. L’area di crisi – concludono – complessa necessita oggi di essere aggiornata ed integrata anche con gli strumenti del Pnrr avendo come perno centrale alcuni grandi punti di sintesi, coesione e sviluppo tramite il mondo dell’Università e della ricerca, diversificazione settoriale e sviluppo delle infrastrutture».

Pil e difficoltà

«Una situazione complessa – il pensiero dei senatori M5S Emma Pavanelli e Marco Croatti – e delicata, ma per cui è necessario fare tutti squadra per il territorio. L’Umbria da un ventennio ha un Pil molto basso e ora è diventato il momento di fare di tutto per tornare a crescere. Abbiamo puntualizzato all’assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni e ai Sindaci dei comuni umbri che l’area industriale deve andare nella direzione della sostenibilità. Se vogliamo un Umbria verde, che punti verso un’economia sostenibile, le politiche regionali devono includere l’economia circolare e l’attivazione di un progetto virtuoso anche per la gestione dei rifiuti. Non possiamo parlare di ‘sustainable valley’, come la chiama l’assessore Fioroni, se poi non si aiutano tutte le politiche verso la sostenibilità ambientale. Ricordiamo, infine, ai politici ternani, che nello stemma della Provincia sono rappresentati l’acqua e le api laboriose. Questi due elementi – chiudono – sono l’emblema della sostenibilità ecco perché é fondamentale innovare e investire affinché industria e ambiente possano essere il vero futuro per l’area di crisi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli