Area di crisi: «’Spinta’ decisiva per Leolandia, ignorata a Terni»

Filipponi (Pd) se la prende con «i ‘teorici’ che non concludono mai nulla» ma pure con il sindaco Latini e la Regione: «State sprecando occasioni»

Condividi questo articolo su

Sull’accordo di programma per area di crisi complessa gli sberleffi arrivati dagli attuali amministratori comunali e da alcuni teorici che non concretizzano mai – dichiara in una nota il capogruppo del Pd Francesco Filipponi -, si stanno rilevando un boomerang. L’accordo di programma laddove gli amministratori pubblici ci lavorano e ci credono produce investimenti e posti di lavoro. Alcuni giorni fa il presidente di Leolandia Giuseppe Ira al Corriere della Sera è stato molto chiaro: non farò ulteriori investimenti in Lombardia ma concentrerò le mie risorse in Umbria, dove mi hanno steso il tappeto rosso e mi hanno messo a disposizione 24 milioni di finanziamenti pubblici, 6,7 a fondo perduto e 16,9 a tassi agevolati».

«Scetticismo che penalizza Terni»

«Si tratta – osserva Filipponi – in gran parte delle risorse dell’accordo di programma per area di crisi complessa, uno strumento che abbiamo sempre ritenuto capace di attrarre investitori sui nostri territori e che a Narni è stato fecondo per la sinergia di Comune, Regione e aziende. Uno strumento che ha fatto preferire ad imprenditori come Ira la grande Lombardia alla piccola Umbria. Un percorso analogo, almeno con risultati evidenti come quelli di Narni, non si è raggiunto a Terni dopo il lavoro fatto nella consiliatura precedente, perché da due anni a questa parte intorno all’accordo di programma per area di crisi complessa c’è uno scetticismo evidente da tutta la componente pubblica».

«’Teorici’, sindaco, Tesei: buttate via un’occasione»

«Come se non bastassero le prese di posizioni di alcuni isolati teorici – prosegue il capogruppo del Pd in consiglio comunale -, non ci risulta alcuna iniziativa da parte del Comune di Terni che vada nella direzione del monitoraggio, della ricerca di investitori, della verifica dei programmi. Silenzio anche da parte della nuova amministrazione regionale. È chiaro che pur di dire che l’accordo di programma per area di crisi complessa, strumento fortemente voluto dalle amministrazioni di sinistra, non funzioni, si stanno buttando via opportunità preziose per il nostro territorio. D’altronde non ci aspettiamo nulla da un sindaco che non riesce neanche a gestire il quotidiano, che sa solo nascondersi dietro l’alibi del dissesto, che non è capace a prendere neanche mezzo provvedimento sulla Tosap, sulla Tari, sulle partecipate. Un sindaco che tutti i giorni è martellato dalla commissaria della Lega che non perde occasione per rammentargli il dà farsi su Ztl, occupazione di suolo pubblico, mattatoio e ora anche sull’Ast».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli