Nella prima mattinata di mercoledì i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Perugia, su ordine del gip di Perugia, hanno arrestato un cittadino marocchino di circa 20 anni di età, residente a Perugia, per ‘partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale’. Le indagini dell’Arma si sono sviluppate in ampia parte sul web, dove il monitoraggio dei fenomeni di radicalizzazione è costante. Attraverso una piattaforma di messaggistica utilizzata soprattutto da giovani utenti, il 20enne aveva postato «»materiale propagandistico e istigatorio esplicitamente riconducibile allo Stato Islamico».
Il 20enne, particolarmente abile con le nuove tecnologie, secondo quanto ricostruito dalla procura della Repubblica di Perugia farebbe «organicamente parte dell’organizzazione terroristica denominata Stato Islamico, avendo aderito convintamente al progetto terroristico di quella struttura e verso la quale ha messo a disposizione le proprie capacità». «In tale qualità – prosegue la nota – avrebbe fornito la propria disponibilità a unirsi alle fila della pericolosa articolazione dello Stato Islamico (indicata come ISKP), operante in Khorasan (porzione di territorio ricompreso fra Afghanistan, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Cina) nonché la disponibilità a colpire in occidente. Inoltre sarebbe stato anche in contatto diretto con un membro del citato ISKP (presente all’interno di alcuni campi di addestramento gestiti da quella articolazione terroristica) col quale avrebbe condiviso un ‘piano’, da mantenere segreto e come tale non meglio specificato, riconducibile alle finalità criminali dell’associazione terroristica di cui fa parte».
Sempre secondo gli inquirenti, il giovane originario del Marocco «si sarebbe addestrato, attraverso specifiche istruzioni reperite sui canali ufficiali dello Stato Islamico, a confezionare ordigni esplosivi artigianali, avendone anche le capacità tecnico-teoriche. Avrebbe inoltre intrattenuto contatti, sia personali che virtuali, con soggetti da indottrinare ai quali avrebbe inviato il copioso materiale propagandistico da lui acquisito nel tempo online». All’atto dell’arresto – il 20enne è stato tradotto nel carcere di Perugia – i carabinieri hanno anche seuestrato vario materiale informatico da analizzare.