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Home » ‘Art Bonus’, cercasi mecenati lungimiranti

‘Art Bonus’, cercasi mecenati lungimiranti

di Francesca Torricelli
6 Luglio 2016
in Altre notizie, Attualità, Cultura, Economia, Politica
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
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di Fra.Tor.

Si chiama ‘Art Bonus’ ed è un’azione promossa dal Ministero dei beni culturali per favorire, dal punto di vista fiscale, la contribuzione dei soggetti privati (imprese o singoli cittadini) alla realizzazione di interventi di rigenerazione di beni culturali. Le amministrazioni comunali di Terni e Narni hanno scelto di inserire nell’elenco dei beni che possono essere oggetto di queste contribuzioni cinque progetti, tre nel territorio ternano e due in quello narnese.

Terni Armillei Andreani
Armillei e Andreani

‘Art Bonus’ «L’incentivo consiste nel fatto che il 65% del contributo che il soggetto privato conferisce al progetto di rigenerazione del bene culturale – ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune di Terni, Giorgio Armillei – diventa credito d’imposta. A seconda del regime a cui appartiene il privato può essere, quindi, utilizzato come credito d’imposta in sede di liquidazione dei propri oneri fiscali». Nel nostro sistema «esistono già forme di incentivazione fiscale per spingere soggetti privati a intervenire nel mondo delle politiche per la cultura e della tutela e valorizzazione dei beni culturali, ma credo che questo sia uno strumento molto più semplice e che rimette ai contribuenti, i ‘mecenati’ come li definisce il sito del Mibact, la scelta di che cosa meriti di essere sostenuto».

Terni teatro Verdi
Il teatro Verdi

Il teatro Verdi Il primo dei tre progetti inseriti dal Comune di Terni è il teatro Verdi, dichiarato inagibile dal 2009 per l’inadeguatezza rispetto alle caratteristiche funzionali e strutturali prescritte dalla normativa per i locali di pubblico spettacolo; inidoneità dai punti di vista strutturale-antisismico e prevenzione incendi; salubrità, accessibilità e requisiti igienico-sanitari di un edificio pubblico. Gli interventi prevedono una prima fase che riguarda le lavorazioni in Torre scenica, in sala spettacolo e muro fronte principale, la cui copertura economica è stata già finanziata per 1.500 euro da fondi regionali e per 1.400 euro da fondi comunali. La seconda fase, invece, prevede il restauro, l’adeguamento e la riqualificazione del Pronao e della nuova sala teatrale, per una spesa complessiva di 13.100 euro.

La passeggiata Ciaurro parco
Le mura

Area pubblica ‘La Passeggiata’ Il secondo progetto riguarda la valorizzazione delle antiche mura cittadine presso i giardini ‘La Passeggiata’. Il progetto di restauro prevede una pulizia delle superfici esposte alla patina formata dagli agenti atmosferici, l’eliminazione di flora spontanea dannosa e successivamente la sigillatura con malta di buchi e lesioni, qualora siano presenti. Inoltre si prevede l’installazione di un idoneo impianto di illuminazione e di opere d’arte lungo via delle Mura dove, inoltre, si riorganizzeranno le aree verdi. Il costo complessivo previsto è di 100 mila euro.

Terni piazza della repubblica biblioteca
La biblioteca comunale

La biblioteca comunale Il terzo è ultimo progetto inserito dal Comune di Terni riguarda la biblioteca comunale, centro per la promozione della lettura, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni, specializzato sulla multimedialità, centro di produzione editoriale nei settori digitale e cartaceo. L’intervento prevede l’allestimento di un punto informativo (acquisto arredi, verifica collegamenti impianto elettrico, verifica collegamenti linee telefoniche e linee trasmissione dati), ad un costo stimato di 15 mila euro; il rifacimento della segnaletica di orientamento (progettazione grafica e realizzazione) ad un costo stimato di 20 mila euro; complementi di arredo per postazioni internet (esposizioni, scaffali tematici, consultazione veloce quotidiani, ecc.), ad un costo stimato di 15 mila euro; lo smantellamento attuale della postazione reception, ad un costo stimato di 3 mila euro; la realizzazione di un servizio di consulenza informatica con trasferimento dell’attuale servizio di ‘Interzona’ (adeguamento impianti elettrico e di trasmissione dati, arredi e segnaletica) ad un costo stimato di 5 mila euro; l’allestimento di spazi per book shop, scaffale sostieni bct, merchandising e consultazione quotidiani, ad un costo stimato di 10 mila euro.

Giombolini e Armillei
Giombolini e Armillei

Visione partecipata «Partecipando a iniziative come questa – è intervenuto l’assessore alla cultura del Comune di Narni, Gianni Giombolini – ci stiamo, in pratica, autodenunciando come amministrazioni che non ottemperano all’obbligo di contribuire alla tutela, alla salvaguardia, alla cura e alla custodia dei beni culturali. ‘Art Bonus’, di fatto, ci offre l’opportunità di coinvolgere e ampliare la platea sulla considerazione del bene pubblico culturale. Non più una lista di beni da tutelare, ma una visione partecipata e condivisa, in cui non interviene più soltanto lo Stato, ma è anche il cittadino in dovere di intervenire».

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Il ‘Teatro di Palazzo’

Il ‘Teatro di Palazzo’ Il primo dei due progetti inseriti dal Comune di Narni riguarda il teatro collocato all’interno del palazzo del Podestà. L’intervento, dal costo complessivo di 1.600 mila euro, coinvolge non solo l’aspetto conservativo del monumento, nel rispetto di tutte le fasi storiche, dalle più antiche alle attuali, ma intende restituirne la funzionalità di luogo teatrale, reintegrandone l’immagine originaria. I punti cardine del progetto sono: rispetto per l’integrità fisica e storica dell’edificio, inteso come insieme inscindibile di corpo fisico e destinazione, rifuggendo il restauro integrativo, ma improntando un intervento creativo non invasivo tra conservazione e ricomposizione. Il ripristino funzionale consisterà nella dotazione di quinte, celetti e fondale integrato con schermi in Pvc trasparente e sistemi di video-proiezioni guidati da software specifico.

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Le mura

Le mura urbiche Il secondo intervento prevede il recupero delle mura urbiche appartenenti alla cinta muraria eretta a difesa del lato orientale della città, ad un costo complessivo di 1 milione di euro. Consisterà principalmente nell’eradicazione totale della vegetazione che attualmente ricopre il tratto murario, attraverso lo sradicamento e diserbo del rampicanti con l’uso di mezzi meccanici o manuali. Successivamente le superfici saranno pulite e verranno rimossi anche gli elementi metallici non originali scalzandoli in profondità ed asportando eventuali residui di malta cementizia o di gesso. I ripristini di piccole dimensioni della muratura verranno eseguiti con una prima fase di rinzaffo, previa profonda pulizia e risciacquo, con l’uso di mattoni di recupero o spezzoni di pietra di colorazioni come il paramento originale murati con calce idraulica e sabbia di fiume, fino ad un livello di circa 4 centimetri, più basso rispetto al piano esterno della muratura originale. La seconda fase di finitura, sarà eseguita mediante stuccatura con malta di calce idraulica ed inerti selezionati per cromia e granulometria. Sulla parte sommitale del muro sarà proseguito l’intervento di copertura già realizzato sul tratto precedente, consistente nella pulizia e preparazione del piano di posa e finitura con malta di coccio pesto. L’intervento può essere realizzato per stralci funzionali di importo minimo di 15 mila euro.

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