di Sara Francescangeli
Ex assessore e candidata per il consiglio comunale di Terni
Nella seduta di approvazione del bilancio d’esercizio Asm 2022, svoltasi il 2 maggio 2023 alla presenza dell’intero capitale sociale (Comune di Terni per il 55% e Gruppo Acea per il 45%), l’amministratore delegato di Asm, dottoressa Tiziana Buonfiglio, si è lanciata in mirabolanti attestazioni di soddisfazione che destano, ad una più attenta lettura, più di una perplessità in merito alla gestione e alla trasparenza da parte del Comune di Terni. La dottoressa Buonfiglio dichiara, giustamente appagata, che ‘l’esercizio 2022 restituisce un bilancio, per la prima volta negli ultimi anni, con il riconoscimento della garanzia della continuità aziendale’.
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Orbene, secondo la definizione giuridica, la continuitè aziendale è il presupposto in base al quale, nella redazione del bilancio, l’impresa viene normalmente considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro. Tale principio prevede che i valori iscritti in bilancio siano considerati nel presupposto che l’azienda prosegua la sua attività nel suo normale corso, senza che vi sia né l’intenzione né la necessità di porre l’azienda in liquidazione o di cessare l’attività ovvero di assoggettarla a procedure concorsuali. Se un tale traguardo si considera raggiunto ‘per la prima volta negli ultimi anni’, solo con il trascorso esercizio, significa che negli anni precedenti la garanzia della continuità aziendale e della possibilità della società di avere una speranza di vita futura non era stata raggiunta.
Appare quindi evidente che nel passato, in assenza della garanzia della continuità aziendale raggiunta solo ora, secondo quanto affermato ieri dall’amministratore delegato di Asm, siano state probabilmente fornite false comunicazioni sociali negli anni precedenti con la conseguente probabile presentazione di bilanci Asm e comunali ‘macchiati’. A fronte di ciò l’assessore al bilancio e alle partecipate Orlando Masselli, attuale candidato sindaco per il ‘destra centro’, dovrebbe quanto meno spiegare come li ha redatti e forse spiegare come ha potuto non accorgersi di ciò che accadeva in Asm (fino all’anno scorso controllata al 100% dal Comune di Terni).
E che cosa hanno fatto gli organi di controllo e revisione dei bilanci stessi? Di fronte alle affermazioni odierne dell’amministratore delegato di Asm, nessuno di loro ha avuto un sussulto pensando a ciò che oggi sembra emergere? E il sindaco ancora in carica non dovrebbe immediatamente chiedere spiegazioni al presidente di Asm, da lui indicato per quel ruolo, e magari anche all’attuale assessore al bilancio del Comune di Terni, quell’Orlando Masselli che volle fortissimamente questo ruolo favorendo uno dei tanti rimpasti ‘al ribasso’ della giunta Latini.