Assisi, San Rufino: il palio tiene duro

Edizione 2020 segnata dal Covid: «Ma non molliamo». Vince Dive Marie seguita dai terzieri San Francesco e San Rufino

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«Ma come potevamo mancare noi Balestrieri nell’offrire anche un solo piccolo segno della tradizione più antica dell’arte del sagittare in una città simbolo come Assisi»: non ha dubbi il presidente della Compagnia Balestrieri Assisi, Claudio Menichelli, al termine dell’evento ‘Palio di san Rufino 2020’, manifestazione antichissima che segna da secoli l’ultima domenica di agosto nel calendario degli eventi cittadini. Sul sagrato di San Rufino, la strana estate 2020 ha potuto dare a cittadini e ospiti solo un piccolo, insolito assaggio di antiche tradizioni, suoni e colori della città serafica. A ricordare la bellezza del Palio, una piccola rappresentanza dei vari gruppi della Compagnia: le giovani fanciulle in colorati abiti medievali, i tamburini e gli sbandieratori. Tutto nel più rispettoso adeguamento alle regole sanitarie. Ma protagonisti della festa restano sempre i balestrieri che, con una tenacia ancora più robusta, hanno voluto ribadire con la loro presenza che la balestra accende in Assisi, con la loro Compagnia, l’arte del sagittare, garante per secoli della libertà comunale della città.

Chi ha vinto

La disputa del Palio con gara a squadre tra i balestrieri dei terzieri di Santa Maria, san Francesco e san Rufino ha visto appunto vincitore il terziere Divae Mariae seguito da San Francesco e San Rufino. La gara individuale tra i balestrieri sul tasso, è stata vinta dal balestriere Lino Pavi del terziere San Francesco.

 

(Foto A. Cordiano)

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