Assunto solo per ottenere aspettativa e contributi: condannato ex assessore comunale

Corciano – Luca Terradura dovrà restituire al comune 31.474 euro. In sede penale aveva patteggiato

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Dopo essere stato nominato assessore al Comune di Corciano, avrebbe ottenuto l’assunzione come contabile presso una ditta privata, al solo scopo di mettersi in aspettativa e beneficiare quindi dei versamenti previdenziali, 31.474 euro in tutto. Per questo il 46enne Luca Terradura, originario di Umbertide e residente a Corciano, dopo il patteggiamento in sede penale, è stato condannato dalla Corte dei Conti dell’Umbria a versare al Comune di Corciano la somma contestata. A deciderlo è stato il collegio giudicante presieduto da Piero Carlo Floreani e composto da Pasquale Fava e Marco Scognamiglio.

Le contestazioni

Per la magistratura ordinaria, e pure quella contabile, il rapporto di lavoro – iniziato il 3 dicembre del 2013 – era stato semplicemente ‘simulato’ grazie ai contatti con il titolare della società che militava nella stessa squadra di pallacanestro del Terradura, assessore comunale dal giugno dello stesso anno. L’aspettativa era scattata pochi giorni dopo l’assunzione, il 19 dicembre. A far emergere la vicenda, nel 2016, era stata un’interrogazione in consiglio comunale – seguita da un esposto – nella quale si segnalava l’esercizio abusivo del diritto di collocamento in aspettativa da parte dell’assessore.

Le motivazioni

Scrivono i giudici di via Martiri dei Lager nella sentenza: «Dalla documentazione versata in atti emerge chiaramente la inequivoca esistenza di una condotta dolosa del convenuto foriera di pregiudizio erariale, finalizzata alla fittizia costituzione di rapporto di lavoro privato, durante l’espletamento del mandato, rapporto mai effettivamente eseguito dal lavoratore in ragione della fruizione dell’aspettativa dovuta ex lege. Come è stato correttamente segnalato dai consiglieri comunali nel corso del dibattito sull’interrogazione del 15 settembre 2016, l’istituto dell’aspettativa è finalizzato alla conservazione del rapporto di lavoro onde permettere al lavoratore l’espletamento del mandato istituzionale. Nel caso di specie, invece, sussistono evidenti indici gravi, precisi e concordanti dai quali inferire l’utilizzo abusivo del predetto istituto giuridico, anche in ragione del fatto che il rapporto di lavoro è stato costituito mesi dopo l’assunzione dell’incarico di assessore e, immediatamente dopo il perfezionamento del contratto di lavoro, è stato richiesto ed ottenuto il collocamento in aspettativa per ragioni istituzionali. Tra la società umbra e l’assessore, difatti, non si è svolto alcun effettivo e reale rapporto di lavoro, rapporto la cui costituzione formale è stata preordinata alla nascita di vantaggi previdenziali per l’assessore comunale. Tutte le somme erogate dal Comune all’INPS e alla ditta (queste ultime per il fondo aziendale di previdenza complementare) – 31.474 euro – integrano pregiudizio erariale, da imputarsi, a titolo doloso, al convenuto».

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