di F.L.
Il 31 gennaio – come era nell’aria da diversi giorni – è la data da segnare sul calendario, per un nuova storica tappa per Acciai Speciali Terni: è in quella data che ad Essen, quartier generale della ThyssenKrupp, i vertici della multinazionale tedesca insieme a quelli della holding Finarvedi firmeranno la gran mole di carte che ufficializzerà la cessione dell’acciaieria al gruppo di Cremona.

Ast società a sé, vertici rimangono
Dunque ci siamo davvero, l’acciaieria passa di mano. Ma il tutto dovrebbe svolgersi nel segno della continuità e del low profile, atteggiamento che d’altronde sembra contraddistinguere la nuova proprietà. Ast manterrà il suo nome e, pur facendo parte della holding Finarvedi, sarà una società distinta e dunque con una sua autonomia gestionale. A livello dirigenziale non saranno inoltre previsti, almeno in un primo momento, cambiamenti, in primis per quanto riguarda l’amministratore delegato, Massimiliano Burelli, che dunque rimarrà alla guida dell’azienda. Da chiarire ancora se la Thyssen manterrà una sua partecipazione nella compagine societaria, ma se lo farà sarà comunque di forte minoranza.
I programmi del cavaliere
Come già noto a precedere la firma della cessione sarà la visita nello stabilimento di una delegazione di tecnici del gruppo Arvedi, che affiancheranno quelli di Ast per il passaggio di consegne operativo della fabbrica. In questa circostanza non è escluso che possa giungere per un incontro con la dirigenza anche il cavalier Arvedi. Il suo arrivo ufficiale, insieme all’ad di Arvedi Caldonazzo, è atteso invece nella settimana successiva alla firma, quando prenderanno il via una serie di primi incontri con parti sociali e istituzioni. Il gruppo lombardo è chiamato alla prova dei fatti, per questo cresce l’attesa per quello che avrà da dire sui suoi progetti per l’acciaieria.