Ast, Burelli: «Il sito di Terni sarà potenziato»

L’ad dello stabilimento parla durante la fiera dell’acciaio di Milano: «Nessun ridimensionamento dopo lo stop alla fusione Tk-Tata»

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«Possiamo realisticamente pensare che la prospettiva sia quella di un potenziamento del sito ternano piuttosto che di un suo ridimensionamento»: è ottimista l’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni, Massimiliano Burelli, sul futuro dell’acciaieria di viale Brin, nonostante le notizie che arrivano dalla Germania in merito allo stop della joint venture tra Thyssenkrupp e Tata Steel. Ottimismo che il manager ha fatto trasparire durante ‘Made in steel’, l’evento internazionale dedicato alla filiera dell’acciaio in corso a Milano, parlando con il portale specializzato Siderweb.

Ast nella ‘good company’

«Abbiamo le certezza, visto che Thyssenkrupp mantiene il proposito di scindere in due parti la propria organizzazione – ha spiegato Burelli – che Ast verrà inserita in quella che, tra le due, può essere considerata la good company». L’ad ha aggiunto che sarà confermato l’investimento di 60 milioni previsto per lo stabilimento ternano per il prossimo biennio e si è augurato che si arrivi ad un’intesa con i sindacati sul piano industriale, in merito al quale il prossimo 22 maggio è prevista un nuovo incontro in fabbrica, prima del tavolo al Mise del 6 giugno. Vanno avanti anche le prime fasi di realizzazione del progetto di recupero delle scorie, affidato ai finlandesi di Tapojärvi Oy, i quali molto probabilmente lo gestiranno in autonomia, senza ricorrere – come si vociferava invece finora – ad altre aziende subappaltatrici locali. Per quanto riguarda la casa madre ThyssenKrupp è confermata la volontà di vendere – potrebbe anche avvenire in due tranches – la Thyssenkrupp Elevators.

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