Ast, Fismic: «Chiarire su scorporo società. Mise convochi il tavolo»

Il direttivo provinciale del sindacato giudica positivo il piano Arvedi ma mette in guardia su alcuni punti

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Si è riunito mercoledì il direttivo provinciale della Fismic Confsal di Terni. Diversi gli argomenti affrontati nella relazione del segretario generale Giovacchino Olimpieri, in particolare iI dibattito si è incentrato sulla situazione economica, produttiva e occupazionale del territorio della provincia di Terni. Particolare «preoccupazione» è stata espressa per le conseguenze del caro energia, dal forte aumento dell’inflazione e delle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, che stanno minando la ripresa post pandemica, colpendo duramente i consumi delle famiglie e producendo conseguenze negative sul settore metalmeccanico.

L’analisi e le richieste

Il direttivo provinciale valuta «positivamente» le linee guida del piano industriale presentato il 1° aprile dal cavalier Arvedi. «Un piano che prevede, dopo anni di attendismo e incertezze – si legge in una nota della Fismic -, sviluppo industriale, investimenti, occupazione stabile e che guarda ad un futuro di produzione green e sostenibile». Viene però ritenuto «necessario» un approfondimento per chiarire il probabile scorporo del Tubificio di Terni e della Società delle Fucine. «Non è irrilevante – continua il sindacato – capire se saranno società individuali con una propria autonomia commerciale e gestionale come lo erano prima della vertenza del 2014». Un focus del direttivo è stato poi dedicato al tema dell’accordo di programma che sarà alla base della realizzazione del piano industriale. «È fondamentale che in questo percorso – si legge ancora nella nota del direttivo Fismic – ognuno faccia la propria parte e soprattutto che le istituzioni e gli enti; sia locali che nazionali rendano agevoli tutti quei percorsi normativi ed autorizzativi per evitare, come nel passato, che gli ostacoli burocratici blocchino questo processo di sviluppo. Auspichiamo, che dopo le numerose richieste di incontro al ministero dello Sviluppo economico, senza nessuna risposta, nelle prossime settimane arrivi la convocazione. Come Fismic Confsal faremo la nostra parte dando il supporto necessario e la disponibilità a questo ambizioso piano industriale monitorando nel contempo che vengano salvaguardati i diritti occupazionali e salariali dei lavoratori».

Bruni interviene su rinnovo rsu

Sempre rimanendo in tema Ast, anche in vista del prossimo rinnovo delle rsu previsto a maggio, è intervenuto con un messaggio ai lavoratori anche il coordinatore dei delegati Fismic, Marco Bruni. «È un appuntamento importante – ha scritto in merito alle elezioni – perché servirà ad individuare i rappresentanti dei lavoratori nel nostro stabilimento e concorrerà a determinare la rappresentatività sindacale della Fismic-Confsal per i prossimi anni, determinanti per il futuro della nostra fabbrica. L’elezione delle rsu è sempre una scadenza fondamentale, ma quest’anno riveste un rilievo maggiore: l’emergenza sanitaria ha richiesto un ulteriore aggravio di compiti, ha peggiorato le condizioni di lavoro e messo a dura prova le relazioni sindacali». Bruni definisce l’appuntamento con le elezioni «un grande esercizio di partecipazione e di libertà che si svolge in una grande competizione democratica dove tutti noi vogliamo giocare un ruolo da protagonisti, incrementando adesioni, consensi e rappresentatività per essere sempre più interlocutori, autorevoli e attivi, in tutti i luoghi di lavoro e nei tavoli di confronto con l’azienda che nei prossimi mesi saranno numerosi e fondamentali per la crescita produttiva del sito di Ast». «Le sfide che abbiamo davanti – ha concluso – sono fondamentali: dalla crescita salariale, all’occupazione, al riconoscimento delle professionalità legate alla mera meritocrazia, alle riforme, all’utilizzo delle risorse del Pnrr e alla tutela della salute e della sicurezza».

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