di S.F.
Nuovo forno a longheroni ‘walking beam’ in casa Arvedi-Ast, ulteriore step a Terni. Da viale Brin è partito l’input per la valutazione preliminare con invio della documentazione – pubblica e visibile a chiunque – alla Regione Umbria: il focus è sull’installazione prevista nell’area di laminazione a caldo (Lac) per sostituire quello attualmente utilizzato.
ESTATE 2024, PRIMI PASSI PER IL NUOVO FORNO WALKING BEAM

Ast spiega che la relazione inviata ha lo scopo «di determinare gli impatti ambientali di tale intervento, verificando non solo la presunta assenza di potenziali impatti ambientali significativi e negativi ma il miglioramento ambientale atteso da tale intervento, sia da un punto di vista di performance che da un punto di vista ambientale». Quello attualmente utilizzato – viene specificato – e il relativo punto di emissione non verrà «completamente dismesso, ma verrà mantenuto spento, in standby, solo come impianto di emergenza da utilizzare nel caso di guasti al nuovo forno, in caso di necessità produttive».

Nel reparto Lac si producono i coils e la prima fase coinvolge il forno a longheroni per il riscaldo bramme: «Verrà installato un forno – la specifica – con produzione di 240 t/h nominali. Il nuovo forno è predisposto e corredato di tutti gli equipaggiamenti necessari per utilizzare Idrogeno come combustibile in miscela con gas naturale al fine di ridurre le emissioni di CO2». Nel dettaglio il nuovo forno avrà una lunghezza interna da circa 47 metri e 11,4 metri di larghezza. La massima temperatura operativa è prevista in 1.350 °C.
Il forno walking beam sarà poi collegato ad un nuovo camino – 80 metri di altezza e 3,1 metri di diametro – con portata da 150.000 nmc/h ed una frequenza di emissione da 24 h/g per 340 giorni l’anno. Per Ast «è evidente che il nuovo forno, dotato di bruciatori di moderna concezione, permetterà una significativa riduzione delle emissioni di ossidi di azoto (NOx), sia in termini di concentrazione (si passa da un limite di 350 mg/Nmc al 5% O2 di riferimento a 140 mg/Nmc al 3% di O2 di riferimento) sia in termini di flusso di massa». La prima fase riguarda le opere civili per la realizzazione delle fondazioni, come già comunicato al Comune di Terni nel novembre 2024: in origine era previsto il completamento proprio per aprile 2025. Ora spazio al montaggio del forno (maggio-ottobre 2025), le prove a freddo senza produzione (novembre-dicembre), le prove a caldo a carico del fornitore a gennaio-febbraio 2026 e la messa in esercizio per aprile 2026.